Nuovi orizzonti per i giovani in cerca di lavoro: dalla green economy sono in arrivo, in tempi brevi, 60.000 posti di lavoro per giovani laureati e ricercatori.
Il progetto, elaborato dal ministero dell’Ambiente sotto la guida di Corrado Clini, è stato presentato all’Università Luiss di Roma in occasione del primo “greening camp” italiano promosso dallo stesso ministro Clini. In base a questo programma, il Governo riconoscerà alle aziende che assumono giovani laureati una riduzione parziale dei contributi fino al 40% per il primo anno e al 20% per il secondo. I posti disponibili saranno 30.000 all’anno per due anni, per un totale di 60.000 posti.
I settori dell’economia verde coinvolti nel progetto sono vari: dalla gestione dei rifiuti e delle acque reflue all’efficienza energetica e alle rinnovabili, alla bioedilizia, alla tutela del territorio e alla mobilità sostenibile. In previsione anche la realizzazione di un sistema per la gestione delle calamità naturali. Per quanto riguarda le risorse economiche necessarie alla concretizzazione del programma per la green economy, lo stesso Clini ha precisato che saranno ricavate da misure fiscali ordinarie che in parte sono già in essere.
Per la realizzazione ottimale del progetto sarà basilare una proficua e intensa collaborazione tra il mondo accademico e le imprese, un rapporto di solidarietà e sostegno reciproco tra università e aziende, secondo il ministro dell’Ambiente. E a ragione. Come appunto sostiene il Ministro,
”abbiamo un patrimonio che va valorizzato e che invece viene disperso o sollecitato ad andare all’estero. È in concreto un programma straordinario ma possibile, anche e soprattutto per un obiettivo anticongiunturale, mirato ad aggirare la crisi nel mondo del lavoro, a raggiungere un effetto impattante e imprimere una svolta decisiva al sistema produttivo per i settori operanti nell’ambito dell’innovazione tecnologica”.
I principali sindacati, CGIL, CISL, UIL e UGL, presenti all’annuncio del piano ministeriale, nel commento al progetto presentato all’Università Luiss di Roma, hanno messo in rilievo non solo l’evidente opportunità del progetto in tempi che hanno bisogno di ”azioni nuove e innovative” per lo sviluppo e la crescita, ma anche la ”simbiosi” esistente tra ambiente, sviluppo economico e lavoro.