Per le attività di lavoro autonomo e di tipo imprenditoriale, la Provincia di Milano in Italia non è seconda a nessuno. Sono infatti ben 500 mila le persone nel milanese che risultano essere impegnate in attività imprenditoriali in qualità di soci, amministratori e, in generale, titolari. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese aggiornati al secondo trimestre del corrente anno. Inoltre, tra queste 500 mila persone contraddistinte a vario titolo dalla voglia di fare impresa e di lavorare in proprio in Provincia, ci sono ben 116 milanesi doc.
La Provincia di Milano è primatista in quanto a numero di imprenditori, pari al 6,7% sul totale nazionale; a seguire ci sono poi la Provincia di Roma e quella di Napoli, mentre Bari è la provincia più “autoctona” con il 91% degli imprenditori nativi della stessa Provincia. Il Nord è invece un vero e proprio polo di attrazione per gli imprenditori italiani, a partire dalla Provincia di Monza e Brianza, dove solo il 49,1% è autoctono. Percentuali elevate di imprenditori “stranieri” sono presenti anche a Prato e Novara.
Secondo quanto dichiarato dal presidente della Camera di commercio di Milano, Carlo Sangalli, l’economia nel milanese trova forza e vitalità proprio dalla capacità di accogliere il contributo imprenditoriale che danno i cittadini che provengono da altre province e da altre regioni italiane. Il tutto a conferma del fatto che tra le persone la mobilità riesce a superare anche quelle che possono essere le barriere territoriali e fisiche. Anche per questo secondo il presidente della Camera di Commercio di Milano Sangalli occorre insistere con gli investimenti nelle infrastrutture, sul territorio e per il territorio, ma anche sul capitale umano e sulla sua partecipazione a progetti importanti, aperti e condivisi sulla base di una nuova identità e modernità.