I viaggiatori di Trenitalia che sono in possesso della Cartafreccia Oro e Platino, nell’attesa che parta il treno possono accedere in stazione, dove presente, ad una saletta riservata, confortevole, con tanto di area self service per consumare liberamente bevande, caffè e snack. Trattasi, nello specifico, dei cosiddetti “Freccia Club Eurostar“, dei veri e propri salottini dove ad accoglierci possiamo trovare personale non solo qualificato, ma anche ben “selezionato”, fin troppo. A quanto pare, infatti, le FS per il servizio di accoglienza in queste aree riservate adottano una politica che appare discriminatoria, visto che, innanzitutto, gli uomini sono stati “messi al bando”; Trenitalia ha infatti scelto le donne, ma con la “credenziale” che siano giovani e belle. Solo rispettando questi requisiti si hanno a quanto pare delle chance per lavorare nel Club Eurostar, al punto che la questione rischia di diventare un vero e proprio caso nazionale con risvolti di natura discriminatoria che ora dovranno essere dimostrati.
Ebbene, in accordo con quanto riporta il canale Tiscali Donna, i Sindacati sono in fermento e denunciano da parte delle Ferrovie dello Stato l’adozione di criteri di assunzione basati sulla “politica delle veline”. Non sembra esserci speranza, infatti, non solo per gli uomini, ma anche per le donne, belle o meno belle, se queste sono già in età matura; insomma, nei salottini del Club Eurostar più che sulla sostanza ci si basa di più sulla forma, al punto che, a cura della Consigliera di parità dell’Emilia-Romagna, è stata aperta un’istruttoria finalizzata a verificare l’effettiva “violazione” da parte di Trenitalia delle pari opportunità e, quindi, l’adozione di politiche di assunzione discriminatorie su base collettiva.
Inoltre, a fronte dell’assunzione di donne giovani e belle, per le altre colleghe a quanto pare il futuro è quello che le vedrebbe doversi trasferire, lasciare un posto occupato da tempo per fare spazio alle colleghe meno avanti con gli anni. Ma Alberto Ballotti, segretario regionale della Filt-Cgil, fa presente come giri voce di una discriminazione nella discriminazione: in pratica, nel Club Eurostar ci sono le donne giovani e belle, ma poi quando si tratta di fare carriera nella divisione i posti dirigenziali vengono rigorosamente assegnati agli uomini.