Perché lavorare alle Poste Italiane?

Attraverso un concorso, quando viene predisposto, oppure inviando spontaneamente la propria candidatura. Sono queste le due vie maestre per puntare ad essere assunti alle Poste Italiane. Essere assunti presso il colosso postale significa lavorare per una società a partecipazione pubblica che, contrariamente al dire ed al sentire comune, ha un approccio ed un modello organizzativo tipico di un’azienda efficiente che tende a valorizzare i dipendenti attraverso la meritocrazia. Questo perché, tra l’altro, in un futuro troppo lontano proprio Poste Italiane dovrebbe e potrebbe quotarsi in Borsa a Piazza Affari nel momento in cui lo Stato volesse da un lato fare cassa, e dall’altro valorizzare quello che è uno dei suoi asset più importanti assieme a partecipazioni strategiche come quelle in aziende, tanto per citarne una, come Eni, il colosso energetico.

E’ chiaro quindi il perché lavorare in Poste Italiane può rappresentare una grossa opportunità. In assenza di concorsi, si può inoltrare la propria candidatura direttamente online, dal sito di Poste Italiane, oppure si può inviare curriculum e lettera di motivazione presso la sede centrale oppure presso le sedi regionali. Il tutto al fine di candidarsi, in base al proprio titolo di studio e competenze, come portalettere, addetto allo sportello o al centro di smistamento.

Uno dei periodi più propizi per lavorare in Poste Italiane, anche se solo per brevi periodi, è quello estivo; nei mesi estivi, infatti, Poste Italiane può richiedere personale a tempo determinato per far fronte alle carenze legate alle ferie dei dipendenti. Ci sono anche opportunità di lavoro, quando le selezioni sono aperte, nei contact center di Poste Italiane, così come non bisogna per nulla trascurare di bussare alla porta delle tante società controllate di Poste Italiane. Stiamo parlando, tra le altre, di PosteMobile, l’operatore di telefonia cellulare, ma anche di società come SDA Express Courier e Poste Vita.