Erano in centomila ieri le persone che a Roma hanno partecipato ad una manifestazione che, indetta dalla Cgil, è stata organizzata per far emergere e portare alla luce le storie di tanti lavoratori colpiti dalla crisi. Secondo Guglielmo Epifani, segretario generale del più grande Sindacato italiano, parlando ad una piazza gremita di persone, il peggio non è ancora passato; secondo il leader della Cgil, infatti, ad attraversare il guado sono state sinora solo le banche e le borse, ma per il lavoro e per i lavoratori il peggio deve ancora venire. Guglielmo Epifani si è rivolto direttamente ed espressamente al Governo, invitandolo a cambiare registro e ad affrontare una volta per tutte i nodi di questa crisi.
La valanga attesa è infatti arrivata, ed ha portato alla perdita di quasi 600 mila posti di lavoro, di cui la metà costituiti da precari, spesso giovani e giovanissimi, che sono andati o che andranno a casa non solo senza un futuro, ma anche senza un’adeguata copertura a sostegno del reddito. Non a caso, la manifestazione nazionale di ieri portava il titolo “Il lavoro e la crisi: esigiamo le risposte“, e Guglielmo Epifani ha colto l’occasione per tendere la mano agli altri due Sindacati componenti la “triplice”, la Uil e la Cisl; il Segretario della Cgil, infatti, ha sottolineato come la Cgil sia pronta, assieme alla Uil ed alla Cisl, se lo volessero, a partecipare ad uno sciopero generale sul fisco.
Rimane infatti ancora aperta, ed irrisolta, la questione legata all’alleggerimento della pressione fiscale a carico dei lavoratori dipendenti e dei pensionati; Guglielmo Epifani, non a caso, ha ribadito come la Finanziaria 2010 sia non solo deludente, ma anche inefficace in funzione di quello che invece occorrerebbe per sciogliere i nodi della crisi, mentre riguardo allo scudo fiscale il giudizio del segretario generale è stato molto duro e critico. In definitiva, quindi, se l’autunno è “caldo”, l’inverno si preannuncia “caldissimo” sul fronte sindacale e della tutela dei diritti dei lavoratori.
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