E’ giovane, in un caso su tre è donna, e ne nasce a Milano uno al giorno. Stiamo parlando del designer, una figura professionale che sotto la Madonnina, nei primi tre mesi del 2011, ha fatto registrare numerose new entry rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Quella del designer, in accordo con un Rapporto a cura della Camera di Commercio di Milano, è una posizione lavorativa per lo più autonoma visto che chi studia per diventare designer poi solamente in un caso su sei riesce ad ambire ed a conquistare il posto fisso in qualche azienda. E così, nei primi tre mesi del corrente anno, a Milano, l’Ente camerale ha rilevato ben 56 nuove iscrizioni di imprese operanti nel campo della grafica, della moda e del disegno industriale; un buon trend di nuove imprese creative del design è stato rilevato, anche se con tassi di crescita inferiori, anche a Brescia, Pavia ed in Provincia di Monza e Brianza.
Ma da dove proviene a Milano un designer al giorno che nasce e che cerca quindi di inserirsi nel mondo imprenditoriale lombardo? Ebbene, in base ad un rapporto sui laureati in Lombardia realizzato nel giugno scorso da Formaper, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con la Provincia di Milano, solo nel 2009 si contavano oltre 26 mila dottori in architettura, design ed ingegneria edile. In maggioranza sono questi i laureati che poi puntano spesso su Milano per fare impresa o per cercare un’assunzione in azienda.
Al riguardo, su 100 contratti di lavoro, solo 17 circa sono a tempo indeterminato a fronte di una maggioranza di designer inquadrati in azienda con un contratto a tempo determinato oppure con un contratto a progetto. I settori più gettonati sono quello manifatturiero con a ruota il commercio al dettaglio, mentre solo nell’8,2% e nel 7,6% dei casi si punta, rispettivamente, sull’apertura di uno studio professionale o sulla carriera in ambito accademico.