Lo scorso anno, a causa della crisi finanziaria ed economia, anche nella Regione Lombardia c’è stata una perdita di posti di lavoro, pari a ben 47 mila unità, ma a fronte di un incremento dello 0,2% del lavoro dipendente che, quindi, ha fatto registrare una buona tenuta. E’ questo, in particolare, uno dei dati positivi emersi da “Milano Produttiva”, il consueto Rapporto annuale della Camera di Commercio di Milano che ha fatto il punto sull’andamento dell’economia lombarda nel 2009. Le perdite più ampie, in termini di posti di lavoro, ci sono state lo scorso anno in Lombardia tra i collaboratori con una caduta del 20%, mentre per i lavoratori indipendenti la discesa è stata circoscritta al 4%. Il tutto a fronte di un tasso di disoccupazione che dal 2008 al 2009 in Lombardia è salito di 1,8 punti percentuali attestandosi al 5,7% ma comunque ben al di sotto del tasso di disoccupazione nazionale.
Decisamente più “esplosivi” sono invece i numeri riguardanti la cassa integrazione; dall’ultimo dato aggiornato, quello del primo trimestre di quest’anno, infatti, emerge che le ore autorizzate rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno sono cresciute del 191,8% in virtù di un +79,8% registrato dalla cassa integrazione ordinaria, e addirittura di un +463,1% per quella straordinaria; il tutto a fronte di forti richieste di cassa integrazione da parte delle imprese nei settori del commercio, dell’edilizia e dell’industria, ovverosia i tre comparti più sensibili alla dinamica del ciclo economico che, lo ricordiamo, ha portato lo scorso anno l’Italia a registrare una caduta del prodotto interno lordo del 5%.
Un discorso a parte in Lombardia merita invece l’imprenditorialità etnica che, sebbene con ritmi più bassi, anche nel 2009 ha fatto registrare un‘espansione, pari al 4,3% di imprese aventi come titolare un cittadino comunitario, e dell’1,7% per quelle con il titolare extra-comunitario portando il numero di imprese attive con titolare straniero in Lombardia a sfiorare quota 45 mila.