I giovani di età compresa tra i 18 ed i 27 anni, in concomitanza con la fine della scuola e delle lezioni all’università, possono decidere se godersi pienamente tutte le settimane di vacanza, oppure sfruttare in tutto o in parte il tempo libero per integrare con il lavoro stagionale il proprio reddito. Sono infatti ben 100 mila i posti di lavoro stagionale pronti per i giovani in agricoltura visto che proprio quando finisce la scuola iniziano nei campo le raccolte di frutta e verdura e poi a seguire anche la vendemmia. A metterlo in risalto è la Coldiretti, l’Organizzazione degli agricoltori che è la prima in Italia a livello datoriale per numero di aziende agricole che assumono di questi tempi manodopera stagionale. E così gli studenti in vacanza, ma anche i lavoratori disoccupati che in questo momento hanno difficoltà a reinserirsi nello stesso ambito lavorativo, possono portare a casa la paga raccogliendo le pesche, le ciliegie e le albicocche, ed a settembre partecipando attivamente alla vendemmia.
Tra i tanti giovani che quest’anno lavoreranno nei campi una fetta rilevante, pari al 15%, sarà rappresentata da cittadini extracomunitari a fronte di un maggior numero di richieste che arrivano dal Sud, a partire dalla Puglia e passando per Sicilia, Campania e Calabria, ma ci sono anche tante opportunità di lavoro sparse lungo tutta la penisola ed al Nord, in particolare nella Regione Veneto ed in Emilia-Romagna.
Rispetto al passato, inoltre, sia per il datore di lavoro, sia per il giovane studente, prestare lavoro occasionale accessorio è ancora più facile, sicuro ed alla luce del sole grazie ai voucher che, per ogni 10 euro di paga lorda, incorporano la copertura assicurativa Inail e quella previdenziale ai fini Inps. Quindi, oltre a lavorare d’estate e magari mettere da parte i soldi per le prossime tasse universitarie da pagare, i giovani possono altresì iniziare ad accumulare i contributi per la pensione.