A valere sull’anno educativo 2011-2012, a Forlì il Comune ha messo a punto un Bando finalizzato alla concessione di un totale di 95 assegni per permettere di abbattere i costi per la frequenza dei servizi educativi privati e dei nidi di infanzia. Questo avverrà attraverso l’erogazione di voucher conciliativi che, quindi, rappresentano in tutto e per tutto una forma di aiuto alle famiglie che hanno bambine e bambini di età non superiore ai tre anni. Gli assegni avranno una cadenza di erogazione mensile e contribuiranno a rimuovere ostacoli e soprattutto discriminazioni, nell’ambito della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia, a carico delle donne. Il termine ultimo per la presentazione delle domande d’accesso ai voucher conciliativi, salvo proroghe, è quello di venerdì 19 febbraio 2011, ragion per cui ci sono ancora due settimane di tempo.
Il Bando, visionabile e scaricabile, unitamente al modulo di domanda, dal sito Internet del Comune di Forlì, rientra nell’ambito di un progetto messo a punto dalla Regione Emilia Romagna a favore delle famiglie al quale l’Amministrazione comunale ha aderito. I voucher conciliativi possono essere concessi, nel rispetto degli altri requisiti, solo a quelle famiglie dove entrambi i genitori lavorano. L’assegno mensile andrà a coprire parzialmente la spesa sostenuta per la frequentazione dei figli presso i nidi d’infanzia privati e regolarmente autorizzati.
Al modulo di domanda, tra l’altro, occorre allegare, pena l’esclusione, e quindi in via obbligatoria, l’attestazione ai fini dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee); il parametro, ai fini dell’accesso ai voucher conciliativi, deve essere non superiore ai 35 mila euro. Il Bando prevede che nella concessione degli assegni venga data priorità ai figli disabili ed a quelli adottati o affidati. Per saperne di più, oltre che dal sito Internet, www.comune.forli.fc.it, gli interessati possono rivolgersi al Comune di Forlì, ed in particolare al Servizio Politiche Educative e della Genitorialità dell’Ufficio Rapporti con le Famiglie.