Milano si trova al primo posto nella classifica delle principali città internazionali per numero di impieghi nel settore finanziario, in relazione alla forza lavoro occupata negli altri settori. Tuttavia, il capoluogo lombardo sarebbe solamente al 18mo posto per la facilità di realizzazione di una nuova impresa, e sarebbe all’ultimo gradino per il livello più basso di popolazione in età attiva (tra i 15 e i 64 anni). Queste e altre considerazioni emergono dal recente studio Cities of opportunity 2012 di PwC, condotto per il quinto anno consecutivo, che monitora il tasso di sviluppo di 27 metropoli mondiali.
“Molto distanti dalla nostra penisola i centri urbani nei quali le aziende possono godere dei più avanzati strumenti per la crescita della propria attività: il podio è, infatti, in mano a Singapore, Hong Kong e New York” – afferma Simona D’Alessio su Italia Oggi del 15 ottobre 2012 – “Nell’anno in corso a trascinare l’economia di molte città sono i servizi finanziari e commerciali (che, se considerati come unico gruppo, rappresentano oltre un terzo dell’occupazione a Milano, Parigi, Londra, Pechino, San Francisco e Stoccolma), l’industria e la vendita all’ingrosso e al dettaglio; New York è, invece, al primo posto mondiale per occupazione del settore sanitario, con quasi il 16% del totale dei lavoratori, mentre l’ospitalità e il turismo rappresentano più di un quarto delle posizioni assegnate alle persone che operano ad Abu Dhabi”.
In previsione fino al 2025 la ricerca prevede come il divario tra i ricchi e i poveri rimarrà più o meno simile a quello odierno. La popolazione residente e le opportunità occupazionali aumenteranno in maniera molto incisiva in metropoli come Pechino, Mumbai, Istanbul e San Paolo, mentre le aree del pianeta più sviluppate manterranno un maggiore potere di acquisto e domanda da parte dei consumatori e delle aziende.
Continueremo a riportarvi altri studi in materia, relativi a questo settore sempre più ambito.