Torna con il segno più a Milano, su base annua, il termometro delle assunzioni da parte delle imprese. La Camera di Commercio di Milano, in accordo con un’indagine basata sui dati Ipsos aggiornati allo scorso mese di settembre, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ha infatti rilevato nel milanese un aumento del 2% su base annua delle imprese che hanno aumentato il personale anche con contratti non precari, ovverosia a tempo indeterminato. Dallo scoppio della crisi, quindi, a Milano per la prima volta è migliorato anche l’indicatore sull’occupazione con incrementi sopra la media per le assunzioni nel settore dei servizi, per quelle imprese con sede a Milano e per quelle con un numero di dipendenti superiore a dieci. La ripresa delle assunzioni, pur tuttavia, continua a scontrarsi con criticità legate alla riscossione dei crediti, ma anche al calo degli ordini che ancora in media sono lontani dal riportarsi sui livelli pre-crisi.
Non a caso a Milano il 76% delle imprese teme ancora gli effetti della crisi ma è in netto calo la quota di imprenditori che, pur tuttavia, ritiene oramai la crisi come “molto grave”. Come diretta conseguenza cala la quota di imprenditori che ritiene che il peggio debba ancora arrivare, ragion per cui le aziende rispetto ai periodi bui della crisi non solo hanno maturato più sicurezza, ma stanno anche facendo ripartire gli investimenti futuri e parlano sempre meno di “rischio di chiusura”.
Secondo quanto dichiarato dal consigliere della Camera di commercio di Milano, Luigi Molinari, l’Ente camerale continua ad essere impegnato in quella che è la difficoltà più sentita dal mondo imprenditoriale milanese, ovverosia l’accesso al credito; e per questo la Camera di Commercio di Milano sta proseguendo con concrete azioni di sostegno all’accesso al credito anche con finanziamenti e con iniziative quali l’Osservatorio sul credito che offre un importante momento ed ambito di confronto in sede istituzionale.