In Italia il mercato del lavoro sembra dare piccoli segnali di riavvio, pur molto lievi e prudenziali: nei primi mesi del 2012 si evidenzia infatti una netta ripresa del settore della produzione, che si auspica possa trainare al rialzo che i comparti collegati.
Il mercato del lavoro presenta di fatto forti oscillazioni, con alcune figure professionali sempre più richieste, e altre trasferite nel “dimenticatoio” delle aziende. Ad essere particolarmente ricercate sono le figure più specializzate, proprie di risorse motivate con costante volontà di mettersi alla prova con un settore in continua evoluzione, disponibili e attivi su diversi fronti.
Un segnale sintomatico di un rilancio economico che vede nuove opportunità di lavoro per profili professionali per geometri, periti meccanici, process engineer, fresatori. o. Sono questi, infatti, i vecchi – nuovi mestieri post crisi, profili accattivanti, giovani con esperienza, dinamici a cui la società lancia una sfida.
Ma non solo: anche il settore finanziario, amministrativo e dei controlli offre numerosi chance, dagli impiegati contabili ai responsabili amministrativi, passando per i credit controller con buone prospettive e un background consolidato.
Ancora, nonostante la difficile situazione congiunturale, e la carenza di risorse monetarie a supporto della ricerca, non tramonta la necessità di occupare ruoli e figure professionali legate alla sfera dello sviluppo e all’area tecnica, con nuovi posti per ricercatori, scienziati, ingegneri, tecnici per la progettazione di nuove tecnologie.
Opportunità sempre nuove per gli intramontabili settori del turismo, degli esercizi commerciali e, in particolar modo, per gli addetti alle vendite. In maniera più specifica, possibilità più ampie per coloro che conoscono almeno una lingua straniera, e per chi ha esperienza nel ruolo di promoter, assistenti, segretari, green job.
Per quanto riguarda infine la distribuzione territoriale dei ruoli, la leadership per numero di posti di lavoro richiesti va alla Lombardia, seguita a ruota dal Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Toscana.
Indubbiamente la formazione e la specializzazione sono i fondamenti del lavoro del domani.