Aumenta in Italia l’utilizzo dei “buoni lavoro“, detti anche “voucher“, per la regolarizzazione di prestazioni di lavoro occasionale e stagionale in settori come l’agricoltura, il turismo ed i servizi. I buoni lavoro, sperimentati in passato durante la vendemmia in agricoltura, stanno quindi attirando sempre di più l’attenzione dei datori di lavoro, i quali possono far fronte ai picchi di produzione reclutando personale utilizzando i “voucher” che tutelano il lavoratore e mettono l’imprenditore al riparo da rischi legati ad ispezioni. In passato, infatti, molto spesso l’assunzione di manodopera occasionale e stagionale per l’imprenditore poteva essere molto costosa, ragion per cui si assumeva in nero con tutti i rischi che ne conseguono per il lavoratore.
Il buono lavoro, invece, oltre alla paga netta da retrocedere al lavoratore, incorpora anche tutte le necessarie tutele a livello assicurativo oltre ai contributi previdenziali. In questo modo gli studenti, i pensionati ed i lavoratori in cassa integrazione possono incrementare il proprio reddito in maniera regolare e legale; tutto ciò, negli ultimi mesi, sta portando all’emersione di posizioni lavorative specie in quelle regioni che hanno una elevata vocazione agricola e vitivinicola: dal Piemonte al Veneto passando per l’Emilia-Romagna. Sono queste, infatti, le tre regioni italiane dove, in accordo con i dati forniti dall’Inps, sono stati venduti dall’inizio dell’anno più buoni lavoro.
Per l’acquisizione dei buoni lavoro, da parte dell’imprenditore, le procedure sono molto semplici ed immediate: si possono infatti acquistare i buoni lavoro cartacei presso gli uffici postali o le sedi provinciali dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Oppure ancora si possono acquistare direttamente via Internet nella modalità dei “voucher telematici”, oppure chiamando il call center integrato INPS-INAIL; e per il lavoratore, incassare il buono lavoro è altrettanto semplice, visto che l’accredito avviene a suo favore su una carta magnetica con possibilità di riscuotere la paga o direttamente attraverso gli sportelli bancomat, oppure recandosi presso un qualsiasi ufficio postale.
4 commenti su “Lavoro occasionale: tutto in regola con i “voucher””