In Brianza, nel secondo trimestre del 2011, c’è stato un incremento occupazionale dello 0,3% che chiaramente è insufficiente, e che dimostra le difficoltà a livello lavorativo che peraltro si rilevano un po’ ovunque in Italia. Inoltre, sempre in Brianza, c’è stata nel secondo trimestre una discesa del ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese, in termini numerici e percentuali, ma a fronte di un aumento del monte ore trimestrale di CIG. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza nel Rapporto sulla “Congiuntura II trimestre 2011“.
A livello settoriale, l’Ente camerale nel secondo trimestre ha rilevato aumenti in Brianza per l’industria manifatturiera tanto per il fatturato quanto per la produzione con un rialzo, rispettivamente, pari all’1,5% ed all’1,8%. Trattasi di aumenti che sono in linea con quelli rilevati nel trimestre precedente a fronte di una variazione tendenziale degli ordinativi che allo stesso modo si è attestata in ascesa dell’1,8%.
Ma non è come al solito tutto oro quello che luccica; a fronte dei dati consolidati sopra indicati, infatti, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come per gli imprenditori della Brianza ci sia il sentore che il domani sia più incerto di oggi; come diretta conseguenza, per i prossimi mesi, c’è oltre un imprenditore brianzolo su quattro che stima un calo della produzione.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli, c’è una fase di assestamento della ripresa, che rimane lenta a fronte però di qualche perplessità nel futuro espressa dagli imprenditori. Per il Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza a pesare sul sentiment degli imprenditori è l’incertezza ma anche le criticità della situazione congiunturale ed economica su scala internazionale, unitamente all’andamento della domanda interna che andrebbe sostenuta con azioni e politiche ad hoc in modo tale da rilanciare i consumi.