Il Ministero del Lavoro vuole “riformare” nel nostro Paese sia le condizioni di flessibilità a livello occupazionale, sia gli orari di lavoro in modo tale da agevolare i tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia. Insomma, in accordo con quanto dichiarato in questi ultimi giorni dal Ministro Sacconi, la proposta è quella di andare a definire un nuovo welfare sia attraverso la definizione di nuovi regimi contrattuali, sia andando in particolare ad agevolare le mamme ed i papà che lavorano e che magari da poco hanno avuto un bambino. Tra le proposte sul tavolo, in particolare, c’è quella per cui, al posto del congedo parentale, la neo mamma o il neo papà possa continuare a lavorare fruendo del telelavoro.
Nell’ambito delle politiche di conciliazione, inoltre, il Ministro Sacconi punterebbe ad agevolare le trasformazioni contrattuali dal tempo determinato al part time, così come oltre ad orari flessibili servono anche dei turni di lavoro più concentrati in modo tale poi da dedicare il resto della giornata alla cura della famiglia.
Il Ministero punta a presentare la bozza, dove ci sono tutte queste novità, già nei prossimi giorni, proprio in concomitanza con la Festa della Donna 2011. Nel documento, tra l’altro, ci sono misure per gli asili nido aziendali, ma anche agevolazioni tali per cui i datori di lavoro possano concedere ai dipendenti dei voucher per le badanti o per la baby-sitter.
Sono quindi tutte misure finalizzate a garantire in pieno la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, e limitare al massimo le difficoltà dei padri e delle madri. Per un’Italia dove il problema della natalità è molto sentito, si tratterebbe di un cambio di rotta molto importante ed agevolato, tra l’altro, dalla possibilità di introdurre anche una tassazione agevolata, al pari dei premi di produttività, a favore di chi deve conciliare lavoro e famiglia.