Entro un paio di mesi nella Regione Piemonte sarà pubblicato il Bando grazie al quale si punta al sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà, a partire da quelle numerose con componenti disoccupati, e passando per le persone di età superiore ai 55 anni che sono attualmente disoccupate. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale dopo aver fatto presente che, a valere sul sostegno al reddito per il biennio 2010-2011, la misura sarà discussa con le parti sociali al fine di poi, entro un paio di mesi, come sopra accennato, di pubblicare il Bando ed assegnare le risorse. In accordo con quanto dichiarato da Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale della Regione Piemonte, la dotazione finanziaria della misura è pari complessivamente a ben 18 milioni di euro.
Questi fondi permetteranno, ad esempio, di fornire aiuti per 3.000 euro alle famiglie partecipanti al Bando con un Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, non superore ai 5.000 euro, mentre il contributo sarà di 2.000 euro per quei nuclei familiari con Isee maggiore di 5 mila ma non superiore ai 10 mila euro. Come detto, i contributi in via prioritaria saranno concessi alle famiglie numerose dove ci sono disoccupati con almeno due figli a carico, ed agli over 55 che, allo stesso modo senza lavoro, risultano essere privi di sostegno al reddito e contestualmente, pur avendo i requisiti per la pensione di anzianità o di vecchiaia, devono attendere che scatti la finestra di accesso.
Il Bando che al riguardo sarà pubblicato nelle prossime settimane presenta tra l’altro dei contenuti e dei tratti innovativi; innanzitutto, ai fini dell’Isee, e quindi del reddito, si terrà conto di fattori correttivi legati all’entità del debito al consumo del nucleo familiare. Inoltre, si procederà, per quel che riguarda la presentazione della domanda, alle trasmissioni via Internet a fronte di controlli a campione che potranno arrivare fino al 30% del numero complessivo di domande accolte.
Tutte queste iniziative sono ovviamente lodevoli, anzi, ce ne fossero anche a livello comunale, ma si dovrebbero creare delle corsie “preferenziali” nelle assunzioni per chi come me è alla soglia dei 46 anni, con moglie e figli a carico, e che ha enormi e reali difficoltà a reinserirsi dopo aver perso il lavoro. Così come sono previsti per i diversamente abili, per ex carcerati, per chi è seguito per tossicodipendenza, per alcolismo, dovrebbero le istituzioni pensare che anche noi siamo “categorie protette” in quanto non interessa a nessuno darci lavoro per mille motivi che sono ormai noti a tutti. Ecco questo è il mio amaro commento, frutto di quasi 4 anni di lavori saltuari che non danno certezza per il futuro mio e soprattutto della mia famiglia.
e una vergognia con 37 anni di contributi e 57 di età mi trovo in cassa a 0 ore con 600 euro anticipati dal comune di torino moglie a carico figlio disoccupato mia moglie in mobilita non retribuita non avendo i requisiti di 2 anni continui di lavoro non puo partecipare al bando del sostegnio al reddito perche a superato i 2 anni iscritta come disoccupato ai centri per l’impiego io mi ritengo il nuovo povero di questa crise non creata da me,mentre prima facevo parte del ceto medio.cosa fanno stato . reggione . comune.per dare un aiuto a tantte persone che si trovano nelle mie stesse contizzione’?