Lavoro e precarietà. Sono queste le prime due priorità alle quali bisogna dare risposta secondo Pierluigi Bersani, il nuovo leader del Partito democratico vittorioso alle primarie dopo aver sfidato il leader uscente Dario Franceschini ed Ignazio Marino. Dario Franceschini, tra l’altro, in accordo con quanto ha dichiarato Pierluigi Bersani in un commento pubblicato su Twitter, ha telefonato al nuovo leader del Partito Democratico riconoscendo il risultato, attorno al 50% dei consensi, e la vittoria alle primarie. Pierluigi Bersani ha dichiarato che “sarò un leader a modo mio”, e che vuole riportare la politica sul concreto, ovverosia sulla realtà e sulla gestione delle emergenze; e di certo la questione della precarietà e del lavoro è una di queste.
Al livello politico, Bersani vuole che il Partito Democratico sia un partito senza padroni, ma costituito e rappresentato da un gruppo di protagonisti che siano opposizione, ma anche alternativa all’attuale Governo. E riguardo alla politica del lavoro, ed alla necessità di abbattere quello che oramai è un vero e proprio muro di gomma tra i cittadini ed i lavoratori da un lato, ed i media e la politica dall’altro, ha annunciato la propria presenza a Prato, dove incontrerà gli artigiani in un’area dove la crisi sta creando non poche difficoltà al settore tessile italiano.
Ai microfoni di Cnr, Pierluigi Bersani ha non a caso ribadito come le difficoltà del distretto del tessile siano il frutto di politiche di delocalizzazione delle fabbriche dal nostro Paese verso la Cina ed i Paesi dell’Est Europa, ma anche della concorrenza sleale messa in atto da aziende con titolare cinese che spesso sono abusive ed irregolari. Il prezzo della concorrenza sleale e della globalizzazione nell’area di Prato è stato pagato a caro prezzo proprio dal PD, visto che dopo oltre 60 anni di giunte “rosse” nell’estate scorsa il Comune è stata conquistato dal centro-destra. L’alternativa a Berlusconi per Pierluigi Bersani riparte da Prato.
Bisognerebbe far chiudere tutte quelle agenzie interinali, sono inutili e lucrano sulla precarietà
@Marco
Perchè le agenzie per il lavoro sarebbero inutili? Secondo me non lucrano sulla precarietà. Offrono moltissime possibilità a potenziali candidati in tutta Italia e spesso da un contratto a tempo determinato i più meritevoli hanno anche modo di venire assunti direttamente dall’azienda.
Non dimentichiamo che anche un lavoro di 2 o 3 mesi è importante per la formazione e contribuisce ad arricchire il cv.