I tempi cambiano, molto rapidamente, e di conseguenza un imprenditore o un professionista deve avere sempre l’occhio che guarda avanti, altrimenti si rischia di uscire dal mercato quasi senza accorgersene. Ne sanno qualcosa in Italia i cosiddetti mestieri dal sapore antico, ovverosia lavori e professioni che prima avevano mercato e che ora invece molto spesso vengono esercitati solo per passione. Al riguardo la Camera di Commercio di Monza e Brianza, avvalendosi dei dati del Lab-MIM e del Registro delle Imprese, ha effettuato attraverso il proprio Ufficio Studi un’elaborazione da cui è emerso come ci siano alcune professioni che sono letteralmente in via di estinzione. E’ il caso degli ombrellai visto che in tutta Italia ce ne sono oramai solamente otto così distribuiti: 3 nella Regione Friuli Venezia Giulia, 2 nella Regione Lombardia, 2 in Veneto ed appena 1 in Sicilia. Per rimanere in attività , immancabilmente, questi otto ombrellai che “resistono” hanno chiaramente dovuto reinventare il proprio business molto spesso anche allargandolo.
E se gli ombrellai sono in via di estinzione, non se la passano molto bene neanche gli “storici” arrotini che, sempre in base all’elaborazione effettuata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, sono diminuiti del 24% negli ultimi dieci anni. Questo quasi sicuramente perché oramai quando un coltello non taglia più bene lo si butta e se ne compra un altro. Se la passano decisamente meglio invece gli spazzacamini, che in dieci anni sono cresciuti del 62,1% a conferma di come non tutti quelli che sono i cosiddetti mestieri dal sapore antico non siano ancora attuali ed al passo con i tempi e con la domanda di mercato.
E se gli ombrellai sono pochi, in Italia oramai non arrivano neanche a 100 gli stagnini, ovverosia coloro che riparano le pentole in rame. Sono infatti solo 95, mentre ci sono quasi 15 mila parrucchieri che ancora preferiscono rimanere attaccati alla tradizione utilizzando il nome antico di barbiere.