E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 2 agosto 2011 il Provvedimento 24 giugno 2011 intitolato come “Programma Obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete”.
Il Ministero del Lavoro ricorda che le domande di ammissione al finanziamento per la realizzazione di progetti di azioni positive possono essere presentate dal 1° ottobre al 30 novembre 2011.
In sostanza, si tratta di azioni positive che hanno l’obiettivo di promuovere la presenza delle donne negli ambiti dirigenziali e gestionali mediante la realizzazione di specifici percorsi formativi volti all’acquisizione di competenze di vertice e di responsabilità. L’idea centrale del programma è quello di potenziare l’andamento occupazionale delle donna in tutti i suoi aspetti.
È possibile sostenere iniziative per lavoratrici con contratti di lavoro non a tempo indeterminato in particolare giovani neolaureate e neodiplomate. Le azioni proposte dovranno essere finalizzate a stabilizzare la situazione occupazionale in una percentuale non inferiore al 50% delle destinatarie dell’azione favorendo anche la crescita professionale.
Non solo, nell’iniziativa sono anche coinvolte disoccupate, inattive, in cassa integrazione e/o mobilità con particolare attenzione alle donne di età maggiore di 45 anni. Il progetto può essere proposto da aziende o da quanti intendano effettivamente attuare iniziative mirate all’inserimento e/o reinserimento lavorativo di almeno il 50% delle destinatarie di questo specifico target attraverso azioni di formazione, orientamento e accompagnamento.
In definitiva, le azioni positive sono iniziative finalizzate a favorire l’occupazione femminile, a realizzare l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro, a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità e di eliminare le disparità per le donne nell’accesso al lavoro, nello sviluppo della carriera e nelle situazioni di mobilità.
L’iniziativa del Ministero del lavoro intende così dare un reale contributo alle pari opportunità.
Fonte Ministero del Lavoro.