Da qui al 2015 in Lombardia, senza i dovuti interventi, si rischia in Regione la carenza di medici rispetto a quelli che sono necessari per la tutela della salute dei cittadini. Ed allora, su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, la Giunta è nuovamente scesa in campo approvando un primo finanziamento, per un controvalore pari a due milioni di euro, grazie al quale sarà garantita l’attivazione di quaranta contratti a favore di altrettanti medici specializzandi presso le Università della Regione Lombardia. Trattasi, nello specifico, di contratti aggiuntivi rispetto a quelli già stabiliti dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; inoltre la Giunta, nella stessa riunione, e con la stessa delibera approvata, ha altresì stanziato altri 2,6 milioni di euro circa per l’attivazione di contratti aggiuntivi a valere sullo scorso anno, e sempre rientranti nell’ambito della copertura attraverso il Bilancio regionale.
I quaranta contratti aggiuntivi per cui è stata assicurata la copertura, da parte della Regione Lombardia, sono a favore di medici specializzandi in vari settori della medicina, tra cui la chirurgia pediatrica, neuropsichiatria infantile, nefrologia, anestesia e rianimazione, malattie cardiovascolari, medicina d’urgenza, psichiatria, pediatria e gastroenterologia.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente della Regione Lombardia, quello relativo alla carenza dei medici è un problema da affrontare subito e per cui non solo è stato attivato, presso gli Atenei, ed in particolare presso le Facoltà di Medicina, un tavolo di lavoro con i rettori, ma proseguono anche i contatti con il Governo nazionale al fine di poter trovare una soluzione.
La decisione di intervenire con nuovi fondi a favore dei medici specializzandi è arrivata proprio nell’ambito del tavolo di lavoro con i rettori. In questo modo, rispetto ai 755 posti che sono stati già stabiliti dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, se ne aggiungeranno altri 40. Secondo l’Assessore regionale alla Sanità si potrà raggiungere un numero sufficiente di medici specializzandi per il fabbisogno effettivo sul territorio.