Scrivere un buon curriculum a volte non basta perchè occorre anche corredarla di una buona lettera di presentazione con l’obiettivo di mettere in risalto, non in maniera incisiva, le proprie capacità professionali, ma soprattutto quelle umane che per quel ruolo potrebbero essere utili. In effetti, la lettera deve, soprattutto, mettere in evidenza perché, tra tanti candidati, il futuro datore di lavoro dovrebbe scegliere proprio voi.
Già in passato avevamo messo in evidenza quali criteri e linee guida possono essere presi in considerazione per scrivere un buon curriculum professionale e lavorativo, e ora proviamo a dare alcuni suggerimenti su come andrebbe scritto una buona ed efficace lettera di presentazione.
La lettera di presentazione non deve essere eccessivamente lunga, una lunghezza di una pagina è più che sufficiente perché deve anche servire da stimolo per leggere il proprio curriculum vitae professionale.
Per prima cosa occorre tenere presente che una lettera di presentazione ha come scopo quello di entrare in contatto con le risorse umane di un’azienda per ottenere un sospirato colloquio e, per fare questo, è necessario, in poche righe, catturare l’attenzione del selezionatore: occorre convincere che, per l’azienda, voi fate al caso loro.
È necessario inserire aspetti che per forza di cose non possono entrare in un curriculum, quali le proprie aspettative personali e professionali, le eventuali capacità personali che possono essere utili, ad esempio, in un lavoro di gruppo, ma che devono calibrate in modo equilibrato.
È altrettanto chiaro che una lettera di presentazione deve essere anche equilibrata e sufficientemente motivata: chi legge è a volte, specie nelle grandi aziende, un esperto di relazioni umane.
Ad esempio, se ci candidassimo al ruolo di guardiano del faro non è necessario inserire, anzi a seconda di chi legge può anche considerato dannoso, la capacità di lavorare in gruppo.
Quando si scrive una lettera di questo tipo occorrono mettere in risalto i diversi punti di forza – ricadono in questa fattispecie gli eventuali tirocini o stage svolti che possono rappresentare un aiuto per il futuro datore di lavoro, le conoscenze linguistiche o anche lavori svolti o studi fatti che possono essere utili nel nuovo ruolo professionale – che si posseggono, le proprie caratteristiche personali – i lati del proprio carattere inclusi le capacità di adattamento a diversi ambiti di lavoro o di contesti operativi – o le aspettative personali e professionali.
Il secondo aspetto da tenere presente è che la lettera di presentazione non deve essere uguale per tutti i destinatari ma personalizzata con riferimenti specifiche dell’azienda a cui è indirizzata.
Con il terzo, e non meno importante, la lettera deve rimandare allo specifico curriculum allegato perché deve contenere solo dei richiami ponendo in evidenza l’aspetto motivazionale o le ragioni per cui l’azienda dovrebbe scegliere proprio lo scrivente.
In effetti, la motivazione è una componente importante per un’azienda perché il nuovo assunto, specie se laureato, impegna l’azienda per un programma formativo interno e, per ragioni di costi, si cercano di evitare persone scarsamente motivate.
Infine, è necessario utilizzare la prima persona, utilizzare una forma grammaticale corretta evitando errori, utilizzare una forma chiara e non burocratica, dare l’assenso per la privacy, specificare il curriculum in allegato con rimandi presenti nella lettera, la data e la firma devono essere inserite a mano, la redazione della lettera deve essere fatta al computer se non diversamente specificato.
praticamente preferiscono i leccaculo anzichè le persone capaci!