Sebbene esista una legge che obbliga i datori di lavoro a monitorare i livelli di stress dei propri dipendenti sono ancora poche le aziende a metterla in pratica; a fare il punto della situazione all’Adnkronos salute è il dipartimento di prevenzione dell’Asl Roma H.
Possiamo stimare che solo il 20% delle piccole e medie imprese italiane ha in corso oggi l’adempimento, anche se la legge prevedeva come termine ultimo il 31 dicembre 2010. Ma anche i controlli delle Asl latitano: solo nel 50% delle ispezioni viene chiesto al datore di lavoro l’attestazione della valutazione dello stress
Secondo gli esperti
Ma allo stato attuale il documento di valutazione dei rischi da stress (Dvr) viene predisposto solo ora dalle aziende. Le piccole e medie imprese sono, insieme al settore pubblico (ospedali, scuole, militari), in ritardo. Vanno meglio le grandi società e le multinazionali (fonte adnkronos)
Eppure vale la pena ricordare che secondo alcune recenti stime sono oltre 4 milioni gli italiani che si sono dichiarati a rischio stress sul luogo di lavoro. Dipendenti soggetti a stress a lungo andare possono diventare anche una perdita in temini economici per la stessa azienda.
Quindi: non sarebbe il caso che le aziende facessero quanto richiesto?