Ogni lavoratore dipendente ha il diritto di poter porre fine al proprio rapporto di lavoro subordinato nei confronti dell’azienda datore di lavoro. Il “mezzo” per poter volontariamente cessare di essere alle dipendenze societarie è costituito da una comunicazione scritta, da indirizzare all’Ufficio delle Risorse umane della propria azienda.
Oggi giorno non è più necessario rispettare precise formalità per la redazione di una lettera di dimissioni. Pertanto, nonostante ogni azienda disponga di modelli prestampati da utilizzare per l’occasione, ogni lavoratore può comunicare tale decisione attraverso una semplice raccomanda con ricevuta di ritorno (o, in alternativa, con consegna a mano), con testo libero, dal quale si evinca tuttavia in maniera chiara la volontà di porre fine alla relazione lavorativa.
L’obiettivo della lettera di dimissioni è infatti quello di comunicare in maniera formale la volontà del dipendente di terminare il rapporto lavorativo in essere con l’azienda. Stampata e sottoscritta dal lavoratore, la lettera dovrà altesì contenere l’intenzione o meno di rispettare il termine di preavviso indicato nel Contratto collettivo stipulato con l’azienda.
Da quanto sopra, si evince che non esiste un modello unico e omogeneo di lettera di dimissioni. Possiamo tuttavia cercare di indicarvi due bozze per la redazione di una lettera di dimissioni con preavviso e senza preavviso, con il consiglio di concordare preventivamente (e in maniera formale) con l’azienda il possibile esonero del preavviso.
► LETTERA DI DIMISSIONI LAVORO
LETTERA DI DIMISSIONI CON PREAVVISO
“Io sottoscritto NOME COGNOME con la presente rassegno in data odierna le mie dimissioni volontarie, con preavviso di NUMERO giorni, come indicato dalle norme contrattuali in vigore. Vogliate pertanto considerare quale termine ultimo del mio rapporto di lavoro la data del XX/XX/XXX.”
LETTERA DIMISSIONI SENZA PREAVVISO
“Io sottoscritto NOME COGNOME con la presente rassegno in data odierna le mie dimissioni volontarie. Nell’impossibilità di rispettare il periodo di preavviso stabilito dalle vigenti norme contrattuali, vogliate pertanto considerare quale termine ultimo del mio rapporto di lavoro la data del XX/XX/XXX.”