L’Italia ha recepito la direttiva servizi attraverso il decreto 59/10.
La finalità della direttiva è quella di agevolare la libertà di stabilimento sul territorio nazionale di liberi professionisti provenienti da uno Stato membro dell’Unione Europea attraverso un quadro normativo favorevole allo svolgimento di una delle attività libero professionale che il nostro ordinamento prevede.
In modo particolare può essere opportuno porre l’accento su due articoli di estremo interesse, l’articolo 45 e 46. Questi due riferimenti normativi permettono ai liberi professionisti di esercitare la propria attività senza aspettare il nulla osta ministeriale ma sulla base della qualifica ottenuta nel Paese di provenienza.
A questo riguardo è necessario presentare la domanda di iscrizione al Consiglio dell’Ordine o del Collegio di competenza con tutti i documenti che comprovino il possesso dei requisiti stabiliti dal rispettivo ordinamento per ciascuna professione.
Esiste la regola del silenzio-assenso, se l’Ordine o il Collegio non si pronunciano sull’iscrizione entro due mesi dalla presentazione della domanda.
Si ricorda che l’eventuale rigetto della domanda di iscrizione per motivi di incompatibilità o di condotta può essere pronunciato solo dopo che il richiedente e’ stato invitato a comparire davanti al Consiglio dell’ordine o al Collegio professionale competente.
L’iscrizione all’albo o all’elenco speciale per l’esercizio di una professione regolamentata, in mancanza di provvedimento espresso, si perfeziona al momento della scadenza del termine per la formazione del silenzio assenso.
Il decreto n. 59/10, nello specifico l’articolo 46, ha modificato di conseguenza i vari ordinamenti professionali. Infatti, ora, fra i requisiti per iscriversi all’Albo, anche il domicilio professionale in aggiunta alla residenza anagrafica.
In sostanza, i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea sono equiparati ai cittadini italiani ai fini dell’iscrizione o del mantenimento dell’iscrizione in albi, elenchi o registri per l’esercizio delle professioni regolamentate.
Il domicilio professionale è così equiparato alla residenza.
Il decreto legislativo del 26 marzo 2010 n. 59 recante Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno entrato in vigore l’8 maggio 2010 è stato pubblicato sulla G.U. n. 94 del 23 aprile 2010, supplemento ordinario n. 75.