È arrivato il decreto con la firma del Ministro Sacconi che consente a scuole e università l’ingresso attivo nei servizi per il lavoro aprendo così la stagione della liberalizzazione del collocamento e dei servizi per il mondo del lavoro.
Infatti, il Ministro Sacconi ha firmato il Decreto Ministeriale che definisce i dettagli operativi dell’allargamento della platea dei soggetti autorizzati alla intermediazione nel mercato del lavoro: il decreto è l’ultimo tassello di un disegno riformatore avviato con le leggi Biagi e Treu.
L’articolo 29 della legge 15 luglio 2011 n. 111 recante il titolo di Liberalizzazione del collocamento e dei servizi, riscrive – nella parte riguardante i commi da 1 a 4 – il testo dell’articolo 6 del decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, introducendo alcune novità con riguardo allo svolgimento delle attività di intermediazione e allargando ulteriormente (dopo le modifiche già apportate dalla legge n. 183/2010) la platea di soggetti autorizzati.
In particolare, il comma 1 lett. a) e b) prevede che gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio e le università, pubbliche e private, e i consorzi universitari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti dalla data di immatricolazione fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio.
Il decreto permette l’ingresso attivo nei servizi per il lavoro anche le scuole e le università. Come già anticipato dalla circolare congiunta dei Ministri Sacconi e Gelmini dello scorso 4 agosto 2011, vengono ora stabilite le modalità di pubblicazione dei curricula degli studenti sul portale cliclavoro nonché quelle per l’iscrizione all’albo informatico delle agenzie per il lavoro dei nuovi soggetti autorizzati. scuole e università dovranno comunque pubblicare i curricula degli studenti anche sul proprio sito istituzionale, pena la perdita della autorizzazione alle attività di placement.
La circolazione delle informazioni garantisce anche il monitoraggio dei fabbisogni professionali e il buon funzionamento del mercato del lavoro.