È stato presentato a Bruxelles il nuovo piano europeo sul tema delle pensioni dal titolo ‘Un’agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili’, un piano nel quale si delinea il futuro dei sistemi pensionistici nei paesi dell’Unione Europea, basato soprattutto sui presupposti dell’ampliamento della partecipazione di uomini e donne all’attività professionale per tutto l’arco della vita e sulla sicurezza del risparmio destinato alle pensioni complementari.
Il commissario dell’Unione europea responsabile per l’Occupazione, gli Affari sociali e l’Inclusione, László Andor, ha posto in evidenza i diversi obiettivi che si pone. In effetti, attraverso questa iniziativa si intende creare migliori opportunità per i lavoratori anziani, sollecitando le parti sociali ad adattare il posto di lavoro e le prassi sul mercato del lavoro e facendo ricorso al Fondo sociale europeo per reinserire i lavoratori anziani nel mondo del lavoro oltre a – sviluppare sistemi pensionistici privati complementari incoraggiando le parti sociali a porre in atto tali sistemi e incoraggiando gli Stati membri a ottimizzare gli incentivi fiscali e di altro genere.
Ad ogni modo, una seria politica pubblica che miri a tutelare i lavoratori non può non tenere conto delle pensioni integrative tanto che nel Libro bianco ci si propone di rendere le pensioni integrative compatibili con la mobilità, varando leggi a tutela dei diritti pensionistici dei lavoratori mobili e promuovendo l’istituzione di servizi di ricostruzione delle pensioni in tutta l’UE.
Ricordiamo anche le diverse iniziative in tema di pensioni della Commissione europea finalizzate a equilibrare la spesa pubblica e ridurre il divario sui conti, a questo proposito si raccomandava di
- allineare l’età pensionabile all’aumento della speranza di vita;
- limitare l’accesso ai regimi di prepensionamento e altri percorsi di uscita anticipata;
- incentivare il prolungamento della vita lavorativa migliorando l’accesso all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, adeguando i posti di lavoro a una manodopera più differenziata, creando opportunità di lavoro per lavoratori anziani e favorendo un invecchiamento attivo e sano;
- equiparare l’età pensionabile delle donne a quella degli uomini; nonché
- sostenere lo sviluppo del risparmio a fini di pensioni complementari per migliorare i redditi dei pensionati.
Il Libro bianco, inoltre, riflette anche i risultati della vasta consultazione avviata nel luglio 2010 con il Libro verde ‘Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa’, alla quale hanno risposto numerose parti interessate fra cui il Parlamento europeo, il Comitato economico e sociale europeo ed il Comitato delle regioni.