Che voi ci crediate o meno questa crisi ogni giorno che passa sta assumendo contorni sempre più spaventosi.
Stando ad una ricerca compiuta da David Edwards, manager di un’azienda che si occupa di risorse umane, licenziare nuoce sia ai lavoratori sia all’azienda. Se chi resta vede moltiplicarsi la mole di lavoro è altrettanto vero che si assiste ad una vera e propria diminuzione della motivazione e della produttività.
Lo studio ha coinvolto più di 6000 dirigenti di imprese che sono state costrette a ridurre il personale. E’emerso che il 40% dei dipendenti si sentiva demotivato. Non solo. Infatti gli stessi datori di lavoro ritenevano di non aver gestito nel modo migliore la crisi.
C’è però un altro dato, se vogliamo ancora più preoccupante. Infatti, in poco più di 6 mesi per il 45% dei posti “soppressi” è stato necessario ricorrere a nuove assunzioni (e quindi perchè licenziare?). Inoltre, secondo Edwards, dopo la ristrutturazione aziendale ben pochi si sono preoccupati di frequentare un adeguato corso di formazione.
La conclusione finale? Quasi la metà dei lavoratori coinvolti si è mostrata poco propensa a consigliare l’impresa dove lavorava a chi era alla ricerca di un’occupazione.
Riflettiamo anche su questi dati.
