Magistrato ordinario, via al concorso da 370 posti indetto dal Ministero della Giustizia. Il bando si rivolge a tutti i laureati che abbiano ottenuto una Laurea in Giurisprudenza di durata quadriennale. Oppure, per quelli che hanno entarto il traguardo prestigioso come secondo titolo, è possibile che questo sia avvenuto con il Nuovo Ordinamento.
Ma solo in questo frangente. Tre le macroaree, com’è noto, nell’ambito di questa selezione: diritto amministrativo, penale e civile. Nell’ambito dello scritto saranno questi tre elaborati a tenere banco tra i candidati. Una prova non certo facile e che obbliga molti a notti insonni. Dopo il raggiungimento della laurea, infatti, il delicato ma sempr affascinante tema dei codici non si ripone mai sullo scaffale più alto. Sarà anche così anche per questo concorso. Sarà così anche per l’orale, dove spiccano in bell’evidenza le naterie in tema di diritto costituzionale, diritto tributario e diritto costituzionale. Non solo questo però: a seconda degli elaborati, verranno posti quesiti anche sul diritto internazionale pubblico e privato, sulle norme che disciplinano in genere l’ordinamento giudiziario, sul diritto del lavoro e della previdenza.
Tutti elementi davvero di indubbio interesse, ma ahc ello stesso tempo si presentano come non facili soprattiutto per chi non è più giovanissimo. Soprattutto per chi si vuole rimettere in discussione puntando a qualcosa che rappresenta molto più che un normale posto di lavoro nella Pubblica Amministrazione. Il magistrato, soprattutto al giorno d’oggi ed in un paese come il nostro, ricorpre un ruolo rispettato poiché eternamente super partes, ma sempre in discussione. Ora più che mai si richiede gente brava, attenta e rigorosa, come il mestiere in questione impone. Tra titoli di merito, infine, figurano, non a caso, coloro che si sono distinti per non meno di un anno nella Pubblica Amministrazione. Non è un caso.
A questo link il bando.
Fonte: G.U. n° 86 del 28/11/2011