Un risparmio di quasi 600 milioni di euro, tra Inps e imprese, con 17 milioni di lavoratori dipendenti coinvolti, 4,4 milioni di imprese e 180mila medici: ecco le cifre fornite dal ministro Brunetta e messe in evidenza dall’Inail.
Secondo le informazioni diffuse dall’Inail i vecchi certificati su carta sono ormai al di sotto del 2% e solo negli ultimi 50 giorni sono stati trasmessi all’Inps oltre 3,5 milioni di certificati, con una media settimanale di 450mila unità.
Il ministro Brunetta ha posto l’accento su una riforma che sta dando buoni frutti a costo zero grazie anche alla collaborazione responsabile dei medici.
Una storia di successo pubblico-privata in questa Italia complicata e difficile i cui ci sono mille problemi.Una piccola rivoluzione già realizzata, che già funziona al 95%, e che è stata resa possibile anche grazie al costruttivo confronto e all’ottima risposta data da medici, Regioni, altre amministrazioni, imprese, consulenti del lavoro e in generale, da tutti gli attori del sistema sanitario.
Una riforma che risponde alle esigenze dei lavoratori, come ha puntualizzato lo stesso ministro Brunetta, che ottengono così un risparmio sui costi per l’invio della certificazione agli istituti previdenziali, ma prossimamente, come ha ribadito lo stesso ministro, ci saranno novità anche sulle prescrizioni dei farmaci con l’arrivo delle ricette online che dovrà essere attivato entro la fine dell’anno.
Secondo il ministro per questo nuovo servizio esistono già le infrastrutture, le norme e i regolamenti anche se occorre aspettare la conclusione della sperimentazione; in effetti, secondo Brunetta
Ipotizziamo che la ricetta online permetterà un risparmio di circa due miliardi di euro su una spesa totale di circa 16 miliardi. La competenza è del ministero dell’Economia e so che c’è la piena volontà di Giulio Tremonti di arrivare quanto prima alla messa a regime del sistema
I medici, da parte loro, lamentano la grave situazione infrastrutturale che non consente una gestione ottimale delle risorse