I manager italiani, nonostante le difficoltà, sono soddisfatte della propria vita professionale. A sorprendere ancor di più è, tuttavia, l’evidenza che la vita privata possa soddisfare ancora di più della vita professionale stessa, con risultati che vanno così a smentire l’immagine dell’uomo – top manager sempre e solo concentrato sulla propria carriera.
L’indagine condotta da Doxametrics per Manager Italia (su un campione di oltre 1.000 dirigenti in attività) segnala infatti che circa il 62% dei manager avrebbe affermato di essere felice del proprio lavoro, mentre l’83% (21 punti percentuali in più della prima risposta) avrebbe invece affermato di essere complessivamente soddisfatto anche della propria vita privata.
Ma non solo. Tra le percentuali più significative vi è un 37% che esprime una forte incertezza sul futuro a breve termine, dichiarando che nei prossimi tre anni non sa se sarà più o meno felice. Il 14% crede invece che lo sarà di meno, mentre il 27% afferma che lo sarà come oggi, e il 19% che sarà addirittura più soddisfatto di quanto non lo sia nell’attuale anno.
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A influenzare negativamente l’ottimismo futuro è, comunque, la consolidata crisi che si aggira in Europa. Solamente il 25% dei manager intervistati afferma infatti che nel corso dei prossimi tre anni avrà un miglioramento professionale, mentre il 15% prevede di ottenere migliori opportunità occupazionali. Il 13% pensa invece che avrà una maggiora sicurezza economica, mentre solamente un dirigente su dieci pensa che il proprio tenore di vita subirà un miglioramento.
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Infine, il 73% degli uomini e il 76% delle donne dirigenti crede che il proprio futuro professionale sia incerto e non dipenda solo dalle capacità e dalle competenze degli stessi manager. Le stesse percentuali rivelano altresì di essere convinte di avere le capacità sufficienti per guidare aziende e persone in questo scenario di difficoltà.