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Manager meno stressati grazie alla crisi

 La crisi economica internazionale genera più stress nei lavoratori? Stando a quanto affermato da una recente ricerca compiuta dal Grant Thornton International Business Report per lo Studio Bernoni di Milano, i manager che lamentano stress da eccesso da lavoro sarebbero calati drasticamente in tutto il mondo.

Secondo le conclusioni cui è giunta la ricerca, infatti, nel 2011 sarebbero stati il 21% i dirigenti del Nord America che avevano lamentato un aumento di stress, contro una percentuale che nel 2010 era pari addirittura al 35%. Andamento similare nell’area maggiormente stressata al mondo, quella Asia Pacifico, dove nel 2011 “solamente” il 44% dei manager ha dichiarato stress da eccesso di lavoro, contro il 58% dell’anno precedente. In Europa, invece, la percentuale di manager stressati è stata pari al 22%, contro il 40% dell’anno precedente.

La ricerca compiuta dalla Ibr evidenzia pertanto che i livelli di stress sarebbero oramai giunti ai minimi livelli dal 2005 ad oggi, con livelli globali scesi dal 45% del 2010 al 28% del 2011 e, in Italia, dal 55% al 35%.

Sulle cause di questa contrazione, in parte, abbiamo già detto. Secondo quanto rivela Giuseppe Bernoni, fondatore e managing partner dello Studio Bernoni, la principale determinante andrebbe ricercata “nella crisi economica e nel conseguente cambiamento di atteggiamento dei manager rispetto ai propri compiti”. La crisi economica ridurrebbe pertanto lo stress percepito, a causa del ridimensionamento degli obiettivi, e la conseguente riduzione del gap tra ciò che i manager si prefiggono di raggiungere, e ciò che in effetti riescono a raggiungere. Una strategia che risulterebbe essere molto utile per poter ridurre lo stress: il lato negativo della medaglia è ovviamente legato alla diminuzione dell’attività economica, in un momento in cui invece sarebbe necessario incrementare il business relativo.

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