Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato che scenderanno congiuntamente in piazza, il prossimo 2 giugno, per celebrare la festa della Repubblica e ribadire l’attenzione e la necessità di una maggiore tutela nei confronti dei lavoratori, la categoria più colpita dall’attuale crisi secondo quanto afferma il sindacato. A ribadire l’opportunità di una manifestazione congiunta è stato il leader Uil Luigi Angeletti, in occasione di una conferenza stampa tenutasi unitamente ai “colleghi” di Cgil (Susanna Camusso) e Cisl (Raffaele Bonanni).
“Abbiamo assunto la decisione di fare una grande manifestazione a Roma il 2 giugno. Si terrà di pomeriggio nel giorno della festa della Repubblica, una Repubblica fondata sul lavoro. Questo spesso al di là della retorica viene dimenticato, e abbiamo scelto questa data perché vogliamo festeggiare parlando di lavoro e portando i lavoratori a celebrare questa festa” – ha in merito affermato Angeletti.
“L’aspetto sostanziale è il fatto che nella crisi che stiamo vivendo la dimensione delle persone che lavorano è quella più sacrificata. Vogliamo invertire questa politica a partire da quella fiscale” – ha aggiunto ancora il leader Uil. Infine, un auspicio affinchè il governo “cambi marcia e non ci obblighi a iniziative future per convincerlo a cambiare per il bene dell’Italia”.
Sullo stesso tenore le dichiarazioni della leader Cgil Susanna Camusso, che aggiunge come “non solo le cose al di là delle Alpi mostrano che si può cambiare ma non è vero che ci sia una sola modalità di stare in Europa. L’Europa non ci ha chiesto di non fare la patrimoniale, la Germania ha fatto un accordo con la Svizzera sui capitali finiti lì”.
Chiude Bonanni con un riferimento alla politica fiscale: “Avevamo chiesto una patrimoniale per i ricchi e ci siamo trovati con una patrimoniale per i poveri che è l’Imu”.