Agosto bollente per la finanza pubblica tanto che le parti sociali hanno deciso di approntare un documento comune che ponga in evidenza le priorità e le scelte condividibili finalizzate ad offrire risposte precise all’Unione Europea e ai mercati che sempre più spesso condizionano le scelte politiche e sociali.
I sindacati hanno cercato di chiarire le proprie posizioni chiedendo al governo precise condotte e, nel contempo, ha promesso di proseguire nell’impegno per modernizzare le relazioni sindacali. A questo proposito, il sindacato chiede di attuare un piano straordinario di lotta all’evasione fiscale e contributiva utilizzando i proventi per ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro e, allo stesso tempo, risulta necessario detassare in via strutturale i premi di risultato e incentivare la crescita dimensionale e la patrimonializzazione (ACE).
Il sindacato, nel documento sottoscritto, chiede anche di avviare un piano di riduzione progressiva dei pagamenti ritardati alle imprese in vista dell’applicazione della direttiva comunitaria e politiche incisive volte alla promozione e difesa del made in Italy di qualità quale leva competitiva del Paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano, sfruttando il potenziale di penetrazione commerciale all’estero delle imprese italiane.
È anche necessario sbloccare, con misure eccezionali, le opere già finanziate con risorse pubbliche e private e rimuovere gli ostacoli normativi alla realizzazione delle opere con particolare riguardo alla logistica e all’energia. In questo contesto diventa anche necessario, attraverso il cofinanziamento nazionale, utilizzare i fondi europei per il Mezzogiorno a partire da quelli dell’anno in corso fino ad arrivare a modificare il titolo V della Costituzione per recuperare a livelli appropriati la strategia delle grandi reti ed evitare sovrapposizioni di competenze.
Per il sindacato una vera riforma deve passare anche per la pubblica amministrazione; in effetti, occorre approvare i provvedimenti di semplificazione oggi all’esame del Parlamento riformando, in modo strutturale, la Pubblica Amministrazione che permetta un recupero di produttività e consenta di risolvere situazioni di crisi utilizzando strumenti analoghi a quelli del settore privato.