Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblica la Nota Flash, relativa ai principali indicatori congiunturali sul mercato del lavoro ed economici nazionali ed internazionali.
In particolare , in questa nota il Ministero analizza l’evoluzione dell’occupazione, della disoccupazione e dell’offerta di lavoro relativa al terzo trimestre 2012 così come risulta dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro, realizzata dall’ISTAT; per lo stesso periodo sono stati pubblicati, inoltre, i dati relativi ad altri importanti indicatori del mercato del lavoro: ore lavorate, ore di Cig, incidenza straordinario.
Non solo, Il ministero intende anche porre in risalto le dinamiche dell’economia mondiale, dei principali paesi e aree tramite il confronto dei principali indicatori macroeconomici quali il PIL, la produzione industriale, i prezzi, ed elaborati confronti internazionali sull’andamento del mercato del lavoro e sulle principali tendenze occupazionali.
La nota pone in evidenza i dati dell’economia degli Stati Uniti dove la ripresa si consolida, pur se a ritmi moderati. Nel terzo trimestre le previsioni sul Pil sono state riviste al rialzo (+2,5% la variazione tendenziale) grazie alla tenuta della spesa delle famiglie (1,8%) e degli investimenti (4,4%) cui ha contribuito il recupero del settore immobiliare e il buon andamento dell’occupazione sostenendo la fiducia dei consumatori.
Con riferimento all’Indagine trimestrale ISTAT sulle forze di lavoro, nel terzo trimestre 2012 il numero degli occupati (serie grezze) rimane pressoché invariato su base annua (+3000 unità), dopo la diminuzione registrata nei primi due trimestri (-0,4% e -0,2% rispettivamente rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). Dai dati relativi alla composizione per genere emerge l’ulteriore diminuzione dell’occupazione maschile (-149.000 unità; -1,1%), a fronte del protrarsi del positivo andamento di quella femminile (153.000 unità; 1,6%).
A livello territoriale, gli occupati aumentano lievemente al Nord (+0,2%, pari a 27.000 unità), in particolare al Nord-ovest (mentre calano al Nord- est), restano stabili al Centro e diminuiscono nel Mezzogiorno (-0,4%, pari a 25.000 unità).
Gli occupati a tempo pieno continuano a diminuire (-2%, pari a -398.000 unità rispetto al terzo trimestre 2011), in particolare l’occupazione dipendente a tempo indeterminato (-2,7% pari a – 347 000 unità), mentre, di contro, si assiste dal primo trimestre dell’anno a un aumento più sostenuto dell’occupazione a tempo parziale (+ 11,6% nel terzo trimestre pari a +401.000 unità) che si colloca per la maggior parte, secondo l’Istat, nel part-time cosiddetto “ involontario”.