A seguito dell’incontro tra le rappresentanti sindacali e le Regioni, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stabilito di rifinanziare il fondo dedicato agli ammortizzatori sociali in deroga in riferimento agli anni 2012 e 2013, anche, se in realtà, si tratta di una prima tranche.
Nei giorni scorsi, infatti, si era svolto l’incontro tra CGIL, CISL, UIL e le Regioni alla presenza del coordinatore degli assessori al lavoro per la Conferenza delle Regioni, Gianfranco Simoncini, per discutere della concessione degli ammortizzatori in deroga.
La CGIL ha voluto, attraverso una sua specifica nota, denunciare la situazione visto che
si è preso atto della gravità della situazione del blocco per le pratiche 2012 (che coinvolgono, secondo calcoli delle Regioni) circa 100 mila lavoratori senza sussidio, e si è convenuto sulla esiguità delle risorse disponibili per il 2013
Successivamente, le compagini sindacali hanno cercato di coinvolgere il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dopo aver sottoscritto un comunicato congiunto, in un incontro chiarificatore per ottenere risposte condivisibili su questo enorme problema sociale.
Il Ministero del Lavoro ha fatto sapere di aver
autorizzato, a partire da domani, lo sblocco degli stanziamenti riferiti alla prima tranche 2013 (650 milioni di euro) degli ammortizzatori in deroga per le regioni che hanno sottoscritto le intese per l’anno in corso, e l’autorizzazione all’Inps di pagare fino a due mensilità per le pratiche sospese del 2012
Il Ministro, Elsa Fornero, ha anche confermato lo stanziamento di 20 milioni per i licenziati da imprese escluse da Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, ossia utilizzate per un incentivo finalizzato all’assunzione dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo o per licenziamento collettivo e plurimo da imprese con meno di 15 dipendenti.
Ad ogni modo, il Ministero precisa che saranno disponibili 200 milioni di euro per consentire all’INPS di erogare, fino a un massimo di due mensilità, le prestazioni decretate successivamente al 31 dicembre 2012. Certamente, il nuovo fondo non risolverà l’annosa questione, mma servirà, senza dubbio, ad assicurare un pò di ossigeno ai lavoratori colpiti dalla crisi.