Il Ministero dell’Interno, per mezzo della sua circolare n. 8/2013, ha voluto chiarire le modalità in materia d iscrizioni anagrafiche per il trasferimento da altro comune o dall’estero di cittadini iscritti aII’A.I.R.E..e fissa le modalità di comunicazione tra comuni.
Il cambio della residenza in tempo reale permette di gestire con maggiore facilità lo spostamento sul territorio italiano dei lavoratori che hanno sempre più l’esigenza di recarsi, in modo più o meno stabile, nel proprio luogo di lavoro.
Il Ministero ricorda che la scorsa circolare, la n. 9 del 27 aprile 2012, sono già state fornite indicazioni in merito all’applicazione della norma relativa al cambio di residenza in tempo reale.
Infatti, al punto 4 è stato scritto che le comunicazioni tra il comune d’iscrizione anagrafica e quello di provenienza degli interessati devono avere luogo esclusivamente in via telematica utilizzando o la posta elettronica certificata o l’invio tramite posta elettronica semplice del documento sottoscritto con firma digitale.
Non solo, è anche possibile utilizzare la posta elettronica semplice del documento non sottoscritto con firma digitale ma dotato di segnatura di protocollo, di cui all’art. 55 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445″; ovvero, in casi eccezionali, tramite fax.
In effetti, dal regolamento attuativo del provvedimento si fa espressamente indicazioni sull’uso del procedimento telematico per ciò che concerne la comunicazione tra comune d’iscrizione anagrafica e comune di provenienza.
Il Ministero osserva che molti comuni si avvalgono di modalità di comunicazione, quale quella postale, difformi da quelle innanzi riportate, in particolare per ciò che concerne I’invio, da parte dei comuni di provenienza degli interessati, dei modelli APR4.
Il Ministero dell’Interno, nel ribadire la volontà dell’amministrazione di utilizzare, nel limite del possibile, esclusivamente il canale telematico assicurando, in questo modo, la celere definizione delle procedure, invita i sindaci dei comuni interessati di adoperarsi al fine di consentire il rispetto delle nuove procedure a suo tempo decise.