In questi ultimi giorni ci sono state sette vittime sul lavoro in 24 ore: due nel Lazio, una in provincia di Trieste, una vicino Piacenza, una a Spoleto (PG), una a Foggia e una vicino Como.
Una vera e propria emergenza come ricordato anche dal segretario generale della Fillea-Cgil, Walter Schiavella che dice:
E’ un’emergenza nazionale, su cui chiediamo al governo un impegno immediato. ….. Non è possibile continuare così, chiediamo al nuovo esecutivo di avviare subito un piano straordinario di controlli sulla sicurezza e sulla regolarità del lavoro nei cantieri” perché, in tempi di crisi, “la corsa al ribasso e al risparmio sui costi del lavoro, l’esasperazione dei ritmi produttivi, l’elusione delle regole e l’assenza di controlli” provocano l’aumento esponenziale degli incidenti e dei morti sul lavoro. Occorre fermare questa carneficina
Franco Bettoni, presidente nazionale dell’Anmil rivolgendosi al neo ministro del Welfare, Elsa Fornero ha detto:
Un’altra giornata nera si aggiunge alle statistiche degli incidenti sul lavoro. Sette morti in sette differenti città è il triste bilancio di ieri che, ancora una volta, ci obbliga a riflettere sull’importanza di fare prevenzione dentro e fuori gli ambienti lavorativi, soprattutto tra i giovani
Lo stesso Bettoni ha chiesto a Elsa Fornero
azioni mirate e condivise contro questa piaga sociale
Anche noi ci uniamo a queste richieste: non si può morire mentre si lavora. Chi di dovere deve fare qualcosa al più presto.
UPDATE 25 novembre: questa notte l’ottava vittima