Quando si parla della Naspi si fa riferimento a un’indennità mensile di disoccupazione che rappresenta un supporto dal punto di vista economico a tutti quei lavoratori che hanno perso, tranne che per dimissioni, il posto di lavoro e avevano un contratto di lavoro subordinato.
Diamo uno sguardo a quelle novità che sono state introdotte direttamente dalla legge di Bilancio 2025. Si tratta, nello specifico, di tutta una serie di nuovi criteri che permettono di accedere alla Naspi, a partire dallo scorso primo gennaio 2025. Scendendo un po’ più nello specifico, in confronto al 2024, è stata inserita un’ulteriore condizione che serve a raggiungere l’indennità di disoccupazione.
A partire da quest’anno, infatti, tutti quei lavoratori che si sono dimessi in via volontaria o che si sono accordati per una risoluzione consensuale del proprio contratto di lavoro a tempo indeterminato, nell’anno precedente a tale data serve aver raggiunto quantomeno 13 settimane di contributi per poter effettivamente presentare richiesta per la Naspi.
La stessa normativa, però, presenta tutta una serie di eccezioni rispetto a questa regola. Ad esempio, nel caso in cui le dimissioni siano avvenute per giusta causa, piuttosto che nel corso dei mesi di maternità o, ancora, in caso di risoluzione consensuale del contratto qualora il licenziamento sia avvenuto per motivi oggettivi.
La novità che è stata introdotta ha come obiettivo principale quello di scongiurare eventuali abusi e, al tempo stesso, dare una corretta garanzia solo a quei lavoratori che hanno contribuito prima di poter accedere a questa indennità.
Anche nel 2025, l’accesso alla Naspi avviene solo ed esclusivamente tramite richiesta, che deve ovviamente essere presentata all’INPS. Presentare la domanda per l’accesso alla Naspi è la stessa cosa di ottenere la DID al lavoro. Dopo aver effettuato la presentazione di tale istanza, è chiaro che i lavoratori devono rispettare ulteriori requisiti. Prima di tutto, entro due settimane devono essersi presentato presso il Centro per l’impiego, si verifica in via automatica l’iscrizione alla piattaforma SIISL. Successivamente, bisogna che i lavoratori firmino il Patto di Attivazione Digitale e poi anche il Patto di servizio.
L’erogazione mensile della Naspi viene effettuata ogni mese per una durata massima pari a due anni. La cifra è legata a un calcolo che prende in considerazione il 50% delle settimane di contribuzione dell’ultimo quadriennio. Interessante sottolineare anche come, per quest’anno, per l’accesso alla Naspi è stato stabilito un décalage per età anagrafica, ovvero l’importo viene progressivamente diminuito a partire dai 55 in avanti.