Già diverse componenti sociali hanno battezzato questo corso come la via italiana all’inclusione scolastica ponendo in evidenza un nuovo modello nell’Unione Europea, visto che risponde alle mutate condizioni sociali ed economiche del nostro Paese.
Sono stati quantitficati in circa 500 mila gli alunni con disturbi del comportamento o dell’attenzione, sindrome di Asperger e quoziente intellettivo appena sopra il limite, non tutelati dalla legge 104 né dalla 170.
Da questo mese, per questi alunni sarà presentata una nuova linea guida, è quello che ha osservato il ministro dell’istruzione Profumo in occasione del seminario nazionale dedicato a questa tematica
In Italia l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità ha ormai una lunga storia […] i componenti dell’Osservatorio nazionale permanente per l’integrazione degli alunni con disabilità, che ho incontrato nello scorso mese di maggio
Da parte sua la CGIL ha osservato che occorre, per prima cosa, risolvere diverse criticità prima di far partire il nuovo modello. Infatti, nonostante la grande positività del modello italiano, tuttavia permangono, a detta del ministro, diverse criticità
criticità, alle quali cerchiamo oggi di dare risposta con un provvedimento che, da una parte, ha l’obiettivo di rafforzare l’organizzazione territoriale del Miur per l’inclusione scolastica, dall’altro affronta il tema dei Bisogni educativi speciali (Bes), ossia di una vasta gamma di problematicità che non rientrano nella legge 104 né nella 170/2010
Il ministro osserva che
In questo senso ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare bisogni educativi speciali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. In questo quadro, dunque, occorre un ripensamento del modello di inclusione, che non rivolga più soltanto agli alunni con disabilità “codificate”
Ciambrone dell’Ufficio disabilità del Ministero
Sono circa 500 mila gli alunni con bisogni speciali che non rientrano né nella legge 104, né nella 170: stiamo parlando di ragazzi con disturbi del comportamento o dell’attenzione, con ritardi linguistici o sindrome di Asperger e di tutti i ragazzi con un quoziente intellettivo tra 70 e 85, cioè appena sopra il limite previsto dalla normativa per l’assegnazione del sostegno
Per questi alunni, la nuova direttiva prevede che a tutti siano riconosciute le stesse misure dispensative e compensative e la stessa didattica inclusiva e personalizzata già prevista per gli alunni con disabilità certificata.