Il nostro Istituto previdenziale ricorda che con il DL 98/2011, convertito dalla legge n. 111/2011, prevede che le pensioni ai superstiti con decorrenza dal 1° gennaio 2012 siano soggette ad una riduzione dell’aliquota percentuale, rispetto alla disciplina generale, nei casi in cui il matrimonio sia stato contratto dal dante causa ad un’età superiore a 70 anni, con una differenza di età tra i coniugi superiore a 20 anni, ed il matrimonio sia stato contratto per un periodo di tempo inferiore ai dieci anni. La riduzione è del 10% per ogni anno di matrimonio con il dante causa mancante rispetto al numero di dieci, ma la decurtazione non è applicata qualora siano presenti figli minori, studenti o inabili.
Infatti, la circolare n. 84 del 14 giugno 2012 fornisce le istruzioni relative al campo di applicazione e ai destinatari della norma introdotta.
► Manovra 2011, l’Inpdap e la reversibilità
Non solo, l’Inps precisa che la disposizione in esame opera per i decessi intervenuti a decorrere dal 1° dicembre 2011 e rammenta che la quota di reversibilità e/o indiretta spettante al coniuge superstite è pari al 60% della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato (articolo 22, comma 2, della legge 21 luglio 1965, v. allegato 2 della circolare).
L’Istituto previdenziale fa presente che le Direzioni territoriali in sede di esame di domande di pensione ai superstiti indirette o di reversibilità, per i decessi intervenuti a decorrere dal mese di dicembre 2011, presentate da coniugi superstiti avranno cura di verificare, al fine di valutare se il coniuge superstite ha diritto all’aliquota di spettanza pari al 60%, che il dante causa non abbia contratto il matrimonio in età superiore a 70 anni, tra i coniugi non intercorra una differenza di età anagrafica superiore a 20 anni e, infine, il matrimonio sia stato contratto per un periodo di tempo non inferiore ai dieci anni.
► Pensione di reversibilità, novità in arrivo
Si precisa che il diritto alla pensione ai superstiti non viene meno anche se detto trattamento è erogato in forma ridotta.