Il ministro dei Beni e delle attività culturali, Massimo Bray, ha presentato i nuovi piani di assunzione all’interno del proprio dicastero. Piani particolarmente ambiziosi e rilevanti, che costituiscono un vero e proprio rilancio di un settore che per troppo tempo non è stato in grado di garantire il giusto ricambio generazionale. Cerchiamo dunque di comprendere quali siano i principali punti all’attenzione del Ministero, e in che modo poter approfittare dei nuovi stanziamenti.
Il primo tassello del piano di Bray è relativo alle nuove assunzioni nei musei: nelle strutture museali italiane sono preannunciati orari più elastici, strutture di accoglienza e librerie attrezzate. Complessivamente, sono state stanziate risorse per 372 milioni di euro, di cui 8 milioni di euro per il completamento dei Nuovi uffizi, 4 milioni per il Museo della Shoah di Ferrara e altri 2 milioni di per interventi di massima urgenza.
Altra novità è derivata dall’attribuzione di alcuni spazi statali e demaniali alla gestione di giovani artisti under 35, da selezionarsi sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale. Inoltre, per poter facilitare l’accesso le a fruizione del patrimonio culturale, il Ministero avvierà un programma di inventariazione e di digitalizzazione che coinvolgerà 500 laureati di età anagrafica inferiore ai 35 anni, che potranno accedere a un tirocinio retribuito di 12 mesi.
Tra le altre misure di interesse, con risvolti occupazionali, la costituzione di un fondo di salvataggio di 75 milioni di euro per le fondazioni liriche in stato di crisi, l’istituzione di un Direttore generale del progetto Pompei che dovrà definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese, l’introduzione di un tax credit pari a 5 milioni di euro sulla musica e di 90 milioni di euro per il cinema e numerose altre iniziative.
Per maggiori informazioni, non vi resta che consultare il sito internet del ministero o continuare a seguirci: vi terremo informati su tutti i nuovi concorsi al Ministero dei beni culturali.