Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato le nuove condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati che si trovano pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 171 dello scorso 24 luglio 2012 il Decreto Legislativo n. 108 del 28 giugno 2012.
Questo Decreto Legislativo n. 108 intende recepire la Direttiva 2009/50/CE sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati.
Ricordiamo che sono considerati lavoratori altamente qualificati tutti i lavoratori stranieri che risultano in possesso di un titolo di istruzione superiore rilasciato dall’ autorità competente nel Paese dove è stato conseguito. Questo titolo di studio deve dimostrare di aver completato un programma di istruzione superiore di tipo post-secondaria di durata almeno triennale e relativa qualifica professionale superiore.
È necessario ricordare che la qualifica superiore in possesso del lavoratore straniero, oltre a essere riconosciuta nel nostro Paese, deve rientrare nei livelli 1, 2 e 3 della classificazione ISTAT delle professioni CP 2011.
Non solo, in base alla comunicazione del Ministero, il requisito del riconoscimento è richiesto solo per la qualifica professionale e non anche per il titolo di studio.
Ricordiamo che il Ministero del Lavoro ha anche introdotto un nuovo permesso di soggiorno europeo chiamato “carta blu UE”. Questo permesso deve essere rilasciato dal questore al lavoratore straniero altamente qualificato autorizzato allo svolgimento di attività lavorative ed a seguito della stipula del contratto di soggiorno per lavoro.
Il permesso ha una durata biennale in presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o, in assenza di questa tipologia contrattuale, rapportato alla durata del contratto sottoscritto.
Il provvedimento, che entrerà in vigore l’8 agosto 2012, ha l’effetto di introdurre due nuovi articoli nell’impianto normativo vigente in materia di immigrazione, ossia il Decreto Legislativo n. 286/1998.
Il provvedimento del Ministero del Lavoro intende rimediare ad una situazione non più tollerata per via dell’adesione del nostro Paese agli ordinamenti europei.