Le start up innovative ampliano il proprio campo di riferimento, con nuovi requisiti che rendono più appetibile questo strumento, revisionato dal decreto crescita 2.0. Cerchiamo dunque di comprendere quali sono i nuovi requisiti utili per poter abbracciare tale figura giuiridica societaria, cominciando con il ricordare che il capitale dovrà essere in mano a sole soci persone fisiche, che detengano per i 24 mesi successivi alla costituzione, la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria dei soci.
Tra le principali novità, il fatto che la società non debba avere più come oggetto esclusivo – come era prima – “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”: diventa infatti sufficiente che questo ultimo elemento sia solo prevalente.
Ancora, le imprese possono essere anche solo depositarie di una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all’oggetto sociale all’attività d’impresa.
La titolarità di una start up innovativa costituisce altresì accesso preferenziale per il credito di imposta relativo all’assunzione di personale altamente qualificato, mentre i minori vincoli riservati per i contratti a tempo determinato sono stati ampliati anche nei confronti dei contratti di lavoro in somministrazione.
Infine, riportava il quotidiano Italia Oggi nell’edizione del 14.1.2013 – il fatto che le spese di ricerca e di sviluppo delle start up siano almeno pari al 20 per cento (contro ex 30 per cento), chiarendo che siano ricomprese tra le spese di ricerca e di sviluppo anche quelle spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, la sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati in attività di R&S, inclusi soci e amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso.