Il Secondo Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati, uno studio promosso Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme alle due direzioni del Ministero (Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e la Direzione Generale per le Politiche per i Servizi per il Lavoro) e con il supporto dell’INPS e lNAIL, è stato predisposto allo scopo di offrire maggiori informazioni alle istituzioni per meglio comprendere il fenomeno al fine di offrire risposte più mirate.
Lo Studio mostra, agli operatori del settore e a tutta l’opinione pubblica, le tendenze in atto e i possibili sviluppi nel corso degli anni. Infatti, è attraverso questo studio che le istituzioni possono pianificare con maggiore precisione le politiche sociali o quelle decisioni che consentono l’ingresso degli stranieri in Italia attraverso dei decreti per la determinazione delle quote di nuovo ingresso di immigrati per motivi di lavoro.
Il lavoro svolto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, permette di fotografare la presenza dei lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese al fine di predisporre gli eventuali ricongiungimenti familiari e approfondisce il tema della condizione occupazionale dei cittadini stranieri e alla situazione della sicurezza e degli infortuni sul lavoro.
Per il ministro del lavoro, Elsa Fornero, il Rapporto
è una disanima accurata del mercato del lavoro degli immigrati, della sua evoluzione e delle sue prospettive
In effetti, per il ministro del lavoro per comprendere meglio il fenomeno occorre conoscere perché solo conoscendo si acquisiscono le informazioni per poter decidere e orientare l’intervento del Ministero nei campi che sono di sua prioritaria competenza, ossia la gestione dei flussi migratori finalizzati alla ricerca di lavoro e l’organizzazione del mercato interno.
Non solo, per il ministro del Lavoro, il Rapporto pone
in evidenza come sia ormai sbagliato continuare ad affrontare il tema del lavoro degli stranieri in termini di carenza di offerta di manodopera, o di mismatching fra domanda e offerta in alcuni campi particolari. Come sta avvenendo anche nel mercato dei lavoratori non stranieri, il problema sta diventando quello di una carenza di domanda, a fronte di un’offerta in crescita spontanea, che richiede un’attenta modulazione di interventi anche su segmenti selezionati e qualificati del mercato del lavoro