I ministri del Lavoro e dell’Istruzione, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini, hanno individuato sei priorità che teoricamente dovrebbero rilanciare l’occupazione giovanile. I punti principali del “Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro” sono:
– facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro
– rilanciare l’istruzione tecnico-professionale ed il contratto di apprendistato
– ripensare il ruolo della formazione universitaria e l’utilizzo dei tirocini formativi insieme alle esperienze di lavoro nel corso degli studi
– aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo
Come spesso abbiamo ricordato sono proprio i giovani quelli che hanno pagato di più il prezzo della crisi. Inoltre dal piano si evince che tra laureati e diplomati i primi sono quelli che più difficilmente riescono a trovare lavoro. Pensate che il tasso di disoccupazione tra i laureati di età compresa tra i 25 e i 34 anni è pari all’11,2% contro l’8% che si può riscontrare tra i disoccupati.
Occorre anche rilanciare il contratto di apprendistato che lo scorso anno ha subito un forte calo: mentre nel 2008 gli apprendisti sono stati 646 mila nel 2009 il numero è sceso a 567 mila.
Cosa ne pensate? Questi provvedimenti aiuteranno il nostro paese ad essere più competitivo?
Via| ilgiornale.it