Al fine di sostenere sul territorio piemontese le piccole imprese femminili, l’Amministrazione regionale nei giorni scorsi, in concomitanza con la Festa dell’8 Marzo, ha annunciato uno stanziamento da 1,5 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di un apposito fondo di garanzia per l’accesso al credito per sostenere, con risorse regionali a valere sul Bilancio 2011, i problemi di liquidità delle piccole imprese in rosa. La misura, che rientra nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione, approvato nella Regione Piemonte nei mesi scorsi, può permettere alla PMI con titolare donna di ottenere, a patto che l’impresa sia attiva da almeno dodici mesi, un prestito di importo pari a minimo 5 mila e massimi 40 mila euro; la concessione del prestito, a cura di Finpiemonte, può così permettere alla piccola e media impresa con titolare donna, o con partecipazione femminile, di far fronte a spese e problemi contingenti di liquidità al fine di poter portare avanti l’attività.
Tra le finalità di accesso al credito, infatti, ci sono quelle legate alle spese generali, ma anche per investimenti, acquisto di materie prime e prodotti finiti, ristrutturazione di locali, spese per la prestazione di servizi, per la formazione del personale e, tra l’altro, anche per la copertura di spese per le locazioni. A fronte degli 1,5 milioni di euro del fondo di garanzia, grazie all’effetto moltiplicatore, le risorse disponibili per la concessione dei finanziamenti saranno pari a ben 7,5 milioni di euro.
L’iniziativa, in accordo con quanto mette in risalto proprio la Regione Piemonte, poggia anche sul fatto che l’imprenditoria femminile è molto radicata sul territorio; il Piemonte, infatti, dopo il Lazio, la Campania e la Lombardia, è la quarta Regione italiana per numero di imprese femminili. Inoltre, come tra l’altro emerso da un Rapporto a cura di Unioncamere, le imprese in rosa non solo crescono maggiormente rispetto a quelle maschili, ma hanno anche una maggiore capacità di resistere alle situazioni di crisi.