Rabbia e ancora rabbia: sono questi gli stati d’animo che ho provato dopo aver letto le parole dei parenti delle operaie morte nel crollo della palazzina di Via Roma a Barletta:
Mia nipote, 33 anni, prendeva 3,95 euro all’ora, mia nuora quattro euro: lavoravano dalle otto alle 14 ore, a seconda del lavoro che c’era da fare. Avevano ferie e tredicesima pagate, ma senza contratto. Quelle donne lavoravano per pagare affitti, mutui, benzina, per poter vivere, anzi sopravvivere
Ed ancora
Era gente che lavorava per sopravvivere
Oltre alle 4 operaie è stata trovata morta anche la figlia quattordicenne del laboratorio di confezioni e il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo proprio in merito alla presenza di questo maglificio all’interno della palazzina bisogna ora capire perchè
si trovasse lì, se è tutto in regola, cercando di approfondire il rapporto tra le giovani donne che hanno trovato la morte e il datore di lavoro. Non ci dimentichiamo che abbiamo delle vittime, delle lavoratrici giovani, ed è una cosa molto seria da approfondire
Ecco: non dimentichiamoci delle vittime.
Fonte Leggo.it