Dote Lavoro e Formazione nella Regione Lombardia

 Nel periodo 2009 – 2010 sono stati nella Regione Lombardia ben 40 mila i soggetti che si sono avvalsi delle misure di sostegno relative alle cosiddette Dote Lavoro e Dote Formazione. A metterlo in evidenza nei giorni scorsi, anche a seguito di alcuni articoli di stampa, è stato Gianni Rossoni, Assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, sottolineando in particolare come con il sistema delle doti siano stati conseguiti dei risultati positivi. Ma cosa è la Dote Lavoro, e cosa la Dote Formazione? Ebbene, la Dote Lavoro sul territorio regionale viene incontro ai lavoratori che risultano essere inoccupati o disoccupati ad inserirsi nel mondo del lavoro, mentre la Dote Formazione è destinata alle persone diplomate o laureate che, a due anni dal conseguimento del titolo, non hanno ancora trovato lavoro.

La sicurezza in Europa, la Francia

In Francia la sicurezza sul lavoro è un concetto che risale al 1898.

Nel Paese l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei lavoratori dipendenti è gestita dalla CNAMTS.

Il sistema di attuazione e controllo delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro è improntato su un sistema duale basato sull’attività del Ministero del lavoro e degli organismi di sicurezza sociale.

Il Ministero del lavoro attua le politiche di prevenzione ed elabora le regole di ordine pubblico.

Parità anche nella prosecuzione del rapporto di lavoro

Importante sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito l’incostituzionalità dell’articolo 30 della decreto 198/2006 nella parte dove si evidenzia un differente trattamento tra i due sessi.

In particolare, la legge prevede che le lavoratrici, anche se in possesso dei requisiti per aver diritto alla pensione di vecchiaia, possono optare di continuare a prestare la loro opera fino agli stessi limiti di età previsti per gli uomini da disposizioni legislative, regolamentari e contrattuali, previa comunicazione al datore di lavoro da effettuarsi almeno tre mesi prima della data di perfezionamento del diritto alla pensione di vecchiaia.

E’boom di lavoratori a chiamata

Per la prima volta l’Istat ha diffuso i dati relativi alla domanda di lavoro a chiamata o job on call delle imprese italiane dal 2006 al 2009 ed a quanto pare c’è stato un vero e proprio boom.

Cos’è il job on call? E’una particolare tipologia di contratto rivolta principalmente a quelle aziende che in certi periodi dell’anno si trovano ad avere a che fare con un’impennata di lavoro e quindi alla necessità di personale. Questo tipo di contratto è stato introdotto nel 2003 con la Riforma Biagi.

Napoli, concorso per Istruttore Informatico

 Presso il Comune di Striano (Napoli) è stato indetto un concorso pubblico, per  titoli  ed  esami,  finalizzato alla copertura a tempo indeterminato di un posto di Istruttore informatico categoria C,  posizione  economica  C1,  presso il  servizio  affari generali del comune. Per inoltrare la domanda di partecipazione al concorso è necessario che i candidati siano in possesso di determinati requisiti al momento della scadenza del bando. Eccoli qui elencati:

– cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea

– età superiore ai 18 anni

– diploma di maturità di Perito in Informatica

– conoscenza della lingua inglese

– idoneità fisica al lavoro

Voucher lavoro: uno su tre viene utilizzato in agricoltura

 E’ quello dell’agricoltura il settore economico che più di tutti si avvale in Italia dello strumento dei voucher, ovverosia i buoni lavoro, per la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio. A metterlo in risalto è la Coldiretti che, su un totale di 7,3 milioni di voucher sinora venduti, in base ai dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), sottolinea come il 34% sia stato utilizzato in agricoltura. Il voucher da un lato combatte e contrasta il fenomeno del lavoro nero legato ai cosiddetti “lavori saltuari“, e dall’altro semplifica la vita al datore di lavoro visto che con l’utilizzo dei buoni lavoro il rapporto con il lavoratore diventa “snello” in quanto le pratiche burocratiche sono ridotte all’osso. Non sono di certo solo i voucher a risolvere nel nostro Paese il fenomeno del lavoro sommerso, ma in ogni caso contribuiscono a far emergere sacche di lavoro nero così come messo in risalto di recente proprio dall’Inps.

La nuova età pensionabile

Il nuovo sistema pensionistico che ha pensato il nostro Legislatore è diventato, certamente, un sistema da prendere come riferimento per gli altri Paesi europei.

Ora, finalmente, un Paese europeo può copiare da noi, e non viceversa.

Il decreto 78/2010, convertito nella legge 122/2010, ha confermato che l’età pensionabile è una variabile che dovrà crescere sempre più in alto.

L’articolo 22 della legge n. 102/2009 ha introdotto l’adeguamento dei requisiti di accesso alla pensione agli incrementi della speranza di vita.

Il lavoro domestico e gli infortuni

Il lavoro domestico è una particolare forma di lavoro dove, per lungo tempo, non c’è stata una forma di tutela sugli infortuni. Oggi, con la legge 493/99 e con la campagna 2010, l’Inail si è posta l’obiettivo di assicurare le casalinghe contro gli infortuni domestici.

Secondo le disposizioni vigenti sono obbligati ad assicurarsi coloro, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui si dimora.

Crotone, concorso per Esperto di ambiente e tutela del territorio

Il Comune di Crotone ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami,  finalizzato alla copertura a tempo indeterminato e pieno di un posto per Esperto in ambiente e tutela del territorio (Cat. C- pos. econ. C1). I requisiti da possedere al momento della scadenza del bando sono i seguenti:

-cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione Europea

-età superiore agli anni 18

-idoneità fisica all’impiego

-diploma di istruzione secondaria (Perito chimico, Perito industriale Fisica Ambientale Sanitaria Europea- F.A.S.E.) della durata di cinque anni

-non aver riportato condanne penali o essere stati licenziati da impiego in amministrazione pubblica

Provincia di Firenze: stage e tirocini formativi per gli studenti

 A Firenze, per gli studenti di alcune scuole superiori del capoluogo toscano, il percorso che porta dalla scuola al lavoro è non solo più breve, ma anche più agevole. Nelle scorse settimane, infatti, la Provincia di Firenze da un lato,  e la società GE Nuovo Pignone dall’altro hanno siglato un importante protocollo d’intesa finalizzato all’attivazione all’interno dell’azienda di stage e di tirocini formativi. Trattasi, nello specifico, di tirocini di alta qualità nell’ambito di un protocollo d’intesa che risale al 2007, e che è stato rinnovato per permettere ad alcuni studenti di poter “entrare” in azienda, in particolare presso la GE Nuovo Pignone, per sostenere gli stage ed i tirocini formativi nei settori del marketing aziendale e del comparto del manifatturiero. Il percorso dalla scuola a lavoro non intercetta solamente il periodo della scuola superiore, ma anche il periodo in cui lo studente andrà a studiare all’Università.

Tremonti: Robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci

All’interno del blog abbiamo già affrontato il discorso della sicurezza sul lavoro e di come troppo spesso accadano incidenti spesso mortali.  Proprio su questo tema il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti nel corso del “Berghem fest” ha dichiarato

Dobbiamo rinunciare ad una quantità di regole inutili, siamo in un mondo dove tutto è vietato tranne quello che è concesso dallo Stato, dobbiamo cambiare.

Ed ancora

Robe come la 626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro) sono un lusso che non possiamo permetterci. Sono l’Unione europea e l’Italia che si devono adeguare al mondo

Concorso pubblico interno non per i precari

In un concorso pubblico interno è lecito consentire la partecipazione solo al personale a tempo indeterminato escludendo i lavoratori precari?

La domanda è di per sé ammissibile visto che diverse amministrazioni prevedono esplicitamente il divieto di partecipare al concorso al personale assunto come precario.

Il dilemma è stato risolto dal Tar del Lazio che con la sentenza n. 23772 dell’8 luglio 2010 ha stabilito sostanzialmente corretto il comportamento delle Amministrazioni Pubbliche e il divieto contenuto nel bando di concorso non può essere assolutamente considerato discriminatorio.

Il salario previdenziale

Il salario previdenziale rappresenta l’ammontare che deve essere considerato in sede di definizione del calcolo della quota di accantonamento della pensione. In sostanza, rappresenta la contribuzione assicurativa.

I contributi devono essere rapportati su tutte le singole voci che costituiscono la retribuzione.

Per verificare che il proprio datore di lavoro calcoli e versi in modo corretto la quota di propria spettanza è necessario controllare che l’azienda denunci all’Inps le retribuzioni effettive soggette a contribuzione percepite nell’anno precedente.