Dal 1° gennaio 2010 per le donne del pubblico impiego si cambia registro. I requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione saranno adeguati in base alla speranza di vita secondo gli accertamenti condotti dall’ISTAT e dall’Eurostat.
Da quest’anno per ottenere la pensione di vecchia occorre dimostrare di aver compiuto 61 anni d’età. Questo è il primo passo della riforma della materia previdenziale per il personale del pubblico impiego. Nel 2018 il nuovo sistema sarà a regime con il requisito dei 65 anni.
L’innalzamento sarà graduale: un anno ogni due.
Sono esclusi da questa norma coloro che riescono a dimostrare di aver maturato i requisiti di età (60 anni) e di contribuzione (20 anni) entro il 31 dicembre 2009.
La norma intende però escludere le dipendenti statali che prevedono requisiti anagrafici più elevati o le appartenenti alle Forze Armate, Carabinieri, Polizia o Vigili del Fuoco. Non solo, sono escluse anche particolari categorie di lavoratrici tra cui il personale femminile delle Poste italiane e quello delle Ferrovie dello Stato.
Di rimando, la norma è ritenuta applicabile al personale del comparto sanità, ad esempio il personale infermieristico, modificando il regolamento organico che fissava un trattamento di maggior favore: il collocamento era stabilito a 60 anni.
Resta inteso che le lavoratrici possono chiedere il collocamento a riposo, vale a dire anticipare la pensione, qualora possano rivendicare 40 anni di contributi o il rispetto della quota assegnata.
Esiste una scappatoia? Non è proprio tale. Nel settore privato sarà sempre possibile collocarsi a riposo a 60 anni, cioè l’Inps continuerà ad erogare la pensione di vecchiaia con i requisiti dei 60 anni.
In sostanza, le dipendenti del settore pubblico coinvolte in questo terremoto normativo possono chiedere il trasferimento, ora gratuito, dei contributi dall’INPDAP all’INPS, l’ente previdenziale per i dipendenti privati.
Occorre però fare un’ulteriore precisazione. Il trasferimento non è indolore perché è necessario considerare che l’INPS calcola la pensione in un modo diverso e, magari, meno redditizio.
ho 55 anni27 di E CONTRIBUTI VERSATI e 60% di invalidita coa ho diritto
Con la recente manovra finanziaria, ancora in fase di approvazione, sono stati modificati i requisiti di accesso al trattamento pensionistico.
Torneremo per approfondire l’argomento.
Con cordialità.