Occhi alle pensioni 2027. Le ultime stime Istat sull’età pensionabile non sono di certo positive per i lavoratori italiani, che si avviano verso un futuro a dir poco preoccupante. Infatti a partire dal 2027 le cose cambieranno per chi è nato dal 1960 in poi, visto come si ritroverà ad andare in pensione più tardi. Per quanto riguarda lo scenario lavorativo dei giovani, questi potranno andare in pensione all’età di 70 anni.
Alcuni riscontri sul tema pensioni 2027 oggi in Italia
Stiamo parlando delle ultime stime elaborate dall’Istat sull’aumento dell’età pensionabile sulla base dell’aggiornamento delle previsioni demografiche dell’Italia. Tenendo presente come funziona attualmente lo scatto dell’età pensionabile, per chi ha versato contributi prima del 1996, i requisiti per il ritiro sono fissati a 67 anni di età e almeno 20 di contributi.
Chi è nato nel 1960 avrà 67 anni nel 2027, quando è previsto il nuovo adeguamento dei requisiti della speranza di vita. Infatti dal 2019 ad oggi, proprio a causa della pandemia, questo scenario non è stato modificato, ma tutto cambierà a partire dal 2027. Ci sarà quindi un aumento delle soglie dal primo gennaio del 2027. Stando infatti a quanto rivelato dall’Istat si andrà incontro ai tre mesi in più di lavoro.
Approfondendo di più la questione, rispetto agli attuali 67 anni si passerebbe a 67 anni e tre mesi dal 2027. Non è finita qui, perché poi si arriverà a 67 anni e sei mesi nel 2029 e 67 anni e 9 mesi nel 2031. Per arrivare a 69 anni e nove mesi nel 2051. Questo aggiornamento effettuato in quest’ultimo periodo dall’Istat prende in considerazione un aspetto ben preciso, ossia l’aumento della speranza di vita all’età di 65 anni.
Questo significa che inevitabilmente si arriverà ad avere stime in aumento anche rispetto a quelle della Ragioneria Generale dello Stato sulle tendenze di medio-lungo periodo pubblicato a giugno. Tenendo conto di questo rapporto, si parlava del 2029 come primo adeguamento era previsto e tra l’altro sarebbe stato di un solo mese. Secondo però l’Istat la situazione risulta essere ben diversa e sarà di tre mesi, ma soprattutto scatterà due anni prima.
Nel 2045 l’età della pensione sarà a 69 anni. Nel 2055 sarà di 69 anni e dieci mesi. Sono conti che prendono in considerazione uno scenario in cui ci sarà un flusso netto di migranti pari a 230 mila entrate fino al 2030 e poi di 170 mila fino al 2050. Ci sono però degli scenari considerati anche peggiori, come quello in cui nel 2050 i residenti in Italia scenderebbero a 52,7 milioni da 59. Qui chiaramente la data dell’uscita dal lavoro si posizionerebbe ancora più in là nel tempo. Vedremo cosa cambierà in vista delle pensioni 2027.